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SALUTE

A Napoli anche i malati di tumore si devono pagare le analisi. Le interviste di Giovanni Spinazzola

20 Novembre 2019 17:24 —

In Campania ci si può curare solo a mesi alterni. Sembra una barzelletta ma, in questa situazione, non c’è proprio nulla da ridere. Solo una serie di disagi per i cittadini campani costretti a vivere tra mille difficoltà in una regione ed in una città costellate di problemi a iosa.

Ad oggi siamo nei mesi della sospensione. Cosa significa? Nessuna esenzione, nemmeno per quei pazienti che ne avrebbero diritto e tutti gli esami a pagamento.

La Redazione de “I Fatti di Napoli” ha contattato, in esclusiva, la prof. Maria Grazia del Prete, malata oncologica che ci ha raccontato quando possa essere disagiata questa situazione.  

La sanità è sospesa. Mi farebbe piacere che emerga come in Campania, ogni mese, mese e mezzo, accada sistematicamente questo” ci spiega.

Sono disagi gravi per i cittadini.

Stiamo parlando di disagi per ogni cittadino campano, senza voler entrare nel dettaglio dei malati tumorali che necessitano di cure più frequenti. Io sono in cura al Pascale, quindi non sempre vivo il disagio della sanità sospesa perché è l’ospedale a prenotarmi le visite. Se, però, mi dovesse capitare di dovermi sottoporre ad un’analisi extra, dovrei pagarla. Assurdo. Una mia amica aveva bisogno di una risonanza magnetica, il centro gliel’ha spostata a dicembre”.

Una situazione davvero inconcepibile.

È un po’ difficile parlare per me di tutto ciò, perché è una situazione che mi fa arrabbiare molto (usa un termine decisamente più forte e più consono alla situazione, ndr); in pratica ogni mese e mezzo la sanità si ferma e dice ai cittadini di arrangiarsi”.  

Mi sono ammalata più di una volta; nella seconda di queste, dovevo essere operata al Pascale ed avevo bisogno di un esame da svolgere assolutamente. In quel periodo si sospendeva la sanità una volta all’anno e quindi fui costretta a procedere pagando di tasca mia”.

Disagi su disagi quindi.  

Assolutamente; sono disagi per chi deve fare prevenzione, perché ormai bisogna essere attenti a svolgere gli esami quando non c’è la sospensione. Prima, come ho già detto, la sanità veniva sospesa una volta all’anno per pareggiare il bilancio e capitava generalmente ad ottobre oppure a novembre. Adesso, invece, capita ogni tre mesi. Il signor Governatore pubblicizza l’efficienza della sanità ma noi, sinceramente, non ce ne accorgiamo. Faccio un esempio recente; ad agosto e settembre era sospesa, e chi ha dovuto eseguire esami l’ha potuto fare solo pagando. Adesso siamo nuovamente in fase di sospensione. Perché non accade una rivoluzione? Perché devo subire questo disagio? Cambiamo modalità della sanità allora. A questo punto, non paghiamo le tasse sulla sanità e si privatizza tutto. Devo capire come devo curarmi. Paghiamo un tipo di sanità garantista ma non si può continuare così”.

Vuole fare un appello al Governatore?

Dal Governatore mi piacerebbe sapere come mi devo curare. E come devo fare prevenzione e, soprattutto, in quali periodi dell’anno”.

Allo stato attuale delle cose, infatti, in alcuni mesi posso curarmi, in altri devo arrangiarmi. Proprio in questi giorni parlavo con una collega di malattia, del nord, che mi diceva come, forse, questo sia dovuto anche al fatto che i napoletani rubino. Ebbene, questa affermazione mi ha dato enormemente fastidio, anche perché il mio medico curante, il Dott. Di Costanzo, mi ha spiegato come in realtà i fondi nazionali destinati alla Campania siano inferiori rispetto ad altre regioni, in quanto dipendano da molti fattori”.

Io vorrei sapere in quali mesi dell’anno mi devo curare o fare prevenzione, così mi regolo. Non parlo solo dei malati oncologici. Il vero problema è di chi deve fare prevenzione. Spesso, nei laboratori di analisi, mi trovo di fronte persone costrette a pagare di tasca propria per svolgere alcuni esami oppure ad aspettare addirittura quando c’è questa sospensione. E la prevenzione è fondamentale. È da giorni che sono molto arrabbiata, perché non è possibile che la sanità in Campania funzioni a mesi alterni. È inaccettabile”.

A volte non posso aspettare e quindi devo andare a pagare degli esami per i quali è prevista l’esenzione dalla sanità italiana. Io – ha concluso - accetto il tumore, ho accettato la malattia e le cure a cui mi sto sottoponendo ma non accetto e mi sento violentata da un sistema sanitario di questo tipo”.  

La Prof. Del Prete, poi, ci ha girato due messaggi di due sue amiche e, purtroppo, malate oncologiche. Davvero da brividi i disagi e le testimonianze delle due signore.

Non sapete quanto sono inca***ta!!! Avevo prenotato la risonanza magnetica per il 26 novembre alle ore 8. Mi chiamano dal centro e mi dicono che a causa del blocco del ssn me la devono spostare a gennaio. Io ho appuntamento con l’oncologo il 12 dicembre!!! Dopo una estenuante trattativa, me la mettono venerdì alle ore 19. Mi dicono: signora, lei dovrà aspettare molto, dovrà avere tanta pazienza venerdì”.

Buongiorno… ogni volta che l’oncologa mi prescrive gli esami, devo affrettarmi a prenotare oppure sono costretta a convivere con l’ansia che in quei mesi non ci sia lo sciopero (gli ammalati credono sia uno sciopero invece è la regione e l'asl che non pagano più ndr)”.   

Per leggere l'articolo che ha avviato la campagna di sensibilizzazione e che sta spopolando sui social Clicca qui 

20 Novembre 2019 17:24 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2019 17:24
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