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SPORT

Ancelotti nuovo Re di Napoli

05 Ottobre 2018 18:04 —

Ad oltre 250 anni è tornato il Regno di Napoli, con il suo nuovo Re: Carlo Ancelotti. Dopo la vittoria contro il Liverpool, arrivata in coda ad una partita meravigliosa, la migliore stagionale per gli azzurri, la città ha riscoperto un nuovo amore, un reggente. Il tecnico di Reggiolo, dopo aver portato il Milan su tetto d’Italia, d’Europa e del Mondo, dopo aver regalato la Décima a Florentino Pérez, è pronto a compiere un altro miracolo; riportare un trofeo a Napoli. Re Carlo ci proverà, l’ha ribadito più volte, d’altronde lui sa come si vince, è un vero esperto in materia. “Il vero top player è in panchina” diceva De Laurentiis in estate; aveva perfettamente ragione, perché se da un lato il tecnico non scende in campo e può solo limitarsi a dare indicazioni, dall’altro il lavoro quotidiano sul campo di allenamento si nota eccome al momento della partita. Come un’abile panettiere, lo stratega azzurro ha impastato l’organico più e più volte, mescolando gli ingredienti e sfornando ogni volta un taglio di pane diverso, adatto al palato dell’avversario. Mercoledì si è inventato un 4-4-2 con Maksimovic terzino destro, un 4-4-2 pronto a diventare un 3-5-2 in fase offensiva per poi inserire tutte le armi da fuoco a disposizione nel finale perché conscio di poter vincere; così ha mandato in tilt il Liverpool, la squadra vice Campione d’Europa, la capolista in Premier League, capace di una media di tre reti a gara e tornata a casa senza nemmeno un tiro in porta. Solo applausi per l’allenatore; altro che pensione, a lui mancava un’esperienza in una piazza calda e calorosa come quella partenopea ed ha scelto il meglio in tal senso. Si prepari, perché in caso di successo finale, dovrà dividersi tra tecnico degli azzurri e sindaco della città. Garantito!

Il meno felice della gara di mercoledì sera è stato Klopp; seconda sconfitta consecutiva al San Paolo, ancora un gol incassato da Insigne e la netta sensazione che Lorenzo il Magnifico ce l’abbia con lui. In effetti il 24 quando vede Klopp diventa matto come un toro e non può non incornarlo, regalandogli un dispiacere dopo l’altro. Jurgen ha, così, chiuso la settimana terribile tra Napoli ed ex Napoli con un’eliminazione in Carabao Cup dal Chelsea guidato da Sarri, un pari in campionato e, appunto, il ko incassato a Napoli. Fortuna per lui che in Campania non dovrà tornare più, per il momento. Quanto ad Insigne, beh, starà già facendo gli scongiuri in vista del ritorno ad Anfield Road nell’ultima giornata del girone, l’11 dicembre.

Il successo contro i Reds ha permesso al Napoli anche il sorpasso in classifica nel Ranking UEFA; ora i partenopei sono 14esimi ed hanno nel mirino la Roma 13ma e, soprattutto, la top ten.

A Castel Volturno, intanto, si pensa all’impegno di campionato contro il Sassuolo, l’ultimo prima della sosta per le nazionali (è arrivata anche la chiamata di Mancini per Lorenzo Insigne che, così, diventa l’11mo azzurro ad essere convocato; ancora a casa Verdi). I partenopei in avvio, hanno svolto attivazione a secco con ostacoli bassi. Successivamente la rosa si è divisa in due gruppi: il primo ha svolto esercitazione tecnica, il secondo è stato impegnato in una seduta tecnico tattica. Di seguito partitine a tema con le porte piccole. Poi in chiusura, coloro che non hanno giocato dall'inizio in Champions contro il Liverpool, hanno svolto esercitazioni con cross e tiri in porta. Sono attesi cambi anche contro i neroverdi; possibile panchina per Koulibaly ed Insigne, apparsi i più stanchi dopo la gara con il Liverpool.

Giovanni Spinazzola

05 Ottobre 2018 18:04 - Ultimo aggiornamento: 05 Ottobre 2018 18:04
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