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SPORT

Brescia-Napoli: 1-2. "Gli azzurri espugnano il Rigamonti" di Giovanni Spinazzola

21 Febbraio 2020 23:41 —

Il Napoli espugna il Rigamonti e lascia Brescia con tre punti fondamentali in cascina, vitali per presentarsi al meglio all’euro notte di Champions League contro il Barcellona e, soprattutto, continuare la scalata in classifica. I partenopei, dopo mesi, sono virtualmente in Europa League, dopo aver scavalcato Milan, Verona e Parma, seppur con una gara in più all’attivo. La strada intrapresa, però, è quella giusta; la prova del nove, almeno in Serie A, sarà la sfida interna contro il Torino, con gli azzurri chiamati a tornare al successo in casa e ad infilare la terza affermazione consecutiva. Solo allora potremo parlare di un Napoli guarito ed immune da ricadute; al momento, però, la prognosi può essere sciolta. La squadra respira da sola e, soprattutto, risponde benissimo alle sollecitazioni del suo tecnico. Avrà ringhiato eccome Gattuso negli spogliatoi tra primo e secondo tempo come, d’altronde, ha fatto intendere nel post gara; inevitabile, perché il Napoli aveva completamente toppato la prima frazione di gioco. Ecco, un passo indietro dal punto di vista della prestazione, rispetto a Cagliari; la squadra, però, ha saputo difendersi con ordine rischiando poco o nulla nel secondo tempo, dopo il vantaggio. Una ripresa sontuosa, con gli azzurri che hanno giganteggiato soprattutto nei primi 10’, spinti da un Fabian Ruiz di livello eccelso. Il gol una gemma in una prova quasi d’autore che, però, autorizza a chiedersi il perché lo spagnolo inizi a giocare solo dal 45’ in poi. A dir la verità, la squadra è stata mediocre nella prima porzione di gara; un possesso palla che ha sfiorato l’80% ma sterile, con poca sovrapposizione sulle fasce e movimento senza palla dei calciatori completamente assente, come le incursioni delle mezz’ali. Nessun varco, tanti errori di concetto, elementari ed il gol incassato a corredo di un quasi scempio. Perché? Possibile che il Napoli debba prendere uno schiaffo per reagire? Servirà lavorare su quest’aspetto, con Mertens e compagni chiamati ad essere più concreta e veloci anche nel trovare soluzioni sull’avversario. Gli azzurri, infatti, in avvio hanno patito la marcatura quasi asfissiante su Demme, il regista della squadra, con Insigne spesso a spostarsi al centro per smistare gioco; il rigore procurato nel secondo tempo ed un Napoli più aggressivo hanno permesso alla squadra di ribaltare la sfida, ma non può certo sempre andare bene, soprattutto contro avversari di livello superiore. Anche al Rigamonti, poi, soliti cori beceri contro Napoli ed i napoletani; la civiltà proprio non appartiene al popol italiano, o almeno a quello che affolla gli stadi nostrani.   

21 Febbraio 2020 23:41 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio 2020 23:41
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