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Cagliari-Napoli: 0-1. "Centrato il secondo colpo esterno in quattro giorni" di Giovanni Spinazzola

16 Febbraio 2020 21:50 —

La Sardegna Arena terra di conquista per il Napoli che riparte in campionato dopo lo scivolone interno con il Lecce. Gli azzurri, sull’onda lunga della gara di Coppa Italia contro l’Inter, centrano il secondo colpo esterno in quattro giorni, il terzo consecutivo considerate le ultime trasferte. Una gara accorta quella dei partenopei, che non hanno mai perso le distanze tra i reparti riducendo al minimo i pericoli ed i rischi. Un 4-3-3 di grande compattezza, proprio come aveva chiesto anche alla vigilia Gennaro Gattuso con i calciatori a formare un unico blocco granitico. L’ambiente ostile ha solo caricato tecnico e ragazzi, capaci di mettere sotto i sardi fin dalle battute iniziali. I tre punti conquistati meritatamente sono, ovviamente, la nota più lieta ma non può non passare in secondo piano il cleen sheet, la porta imbattuta. Ospina, quando chiamato in causa, ha sempre risposto presente (due le parate un po’ più insidiose), ma ha funzionato benissimo la difesa di squadra, ad iniziare dal primo pressing portato da Mertens alla difesa avversaria. Il belga si è sacrificato tra attacco e difesa, rinfrancato dalle parole spese per lui da Gattuso ed ha anche svolto appieno il suo dovere, quello di bomber. Il gol vittoria porta la sua firma e siamo certi come Ringhio chiederà la conferma del folletto belga, capace di stregare ogni allenatore passato a Castel Volturno negli ultimi sette anni. “Ciro”, quindi, come prima arma di contenimento, ma anche Demme, inesauribile in mediana, in grado di ringhiare sulle caviglie di ogni avversario sradicando palloni a iosa per poi dare il “la” al gioco azzurro, fino alla difesa, con Maksimovic e Manolas sempre più sicuri ed a proprio agio l’uno accanto all’altro. Quasi giocano a memoria il serbo ed il greco con la squadra più sicura dei suoi mezzi e più tranquilla di sviluppare il suo gioco. Certo, la crescita di Fabian Ruiz è stata fondamentale, così come quella di Elmas, due frecce molto avvelenate nella faretra di Gattuso ma tutti i calciatori sembrano sapere i movimenti da eseguire sul terreno di gioco. Fisicamente, poi, la squadra ha dimostrato di saper reggere eccome; un solo cambio a quattro giorni di distanza, ma il Napoli non ne ha risentito, riuscendo a chiudere la partita senza affanni, ma difendendosi con ordine e calma. Coraggioso, Ringhio, anche nei cambi; Insigne per Demme proprio nessuno se l’aspettava, soprattutto con l’accentramento di Fabian Ruiz per una mediana tutt’altro che difensiva. Ed invece, con quella situazione tattica, è arrivato il gol vittoria con la squadra capace di difendersi ugualmente con grande attenzione. La strada è tracciata, insomma, anche in vista dei prossimi impegni e del tour de force che attenderà i partenopei a cavallo tra fine mese ed inizio marzo. Serie A, Coppa Italia e Champions League, non si deve mollare nulla, soprattutto in campionato, perché – se l’Atalanta quarta è lontana 12 punti – il quinto posto occupato dalla Roma dista appena sei lunghezze.   

16 Febbraio 2020 21:50 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio 2020 21:50
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