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Calcio: Per destabilizzare il Napoli le provano tutte. Ora è il turno dello stipendio di Sarri

10 Settembre 2017 00:32 — Argomenti miseri per abbattere in tutti i modi una squadra diventata tra le piĆ¹ temute del campionato.

Per destabilizzare il Napoli, non riuscendoci sul campo, le provano tutte. Ora si puntano i riflettori su Sarri e sul suo stipendio. L'argomento, in primis, guarda caso lo ha tirato fuori la Gazzetta dello Sport in settimana pubblicando gli stipendi di tutti gli allenatori della Serie A evidenziando che Sarri era l'unico a non avere avuto nessun aumento e che guadagna meno di tutti gli altri, poco meno di Mihajlovic e molto meno di Allegri che si è visto aumentare lo stipendio da 5 a 7 milioni annui dalla Juventus. Spalletti (4 milioni all'Inter, alla Roma ne prendeva 3), aumento per Montella (3 milioni, l'anno scorso erano 2,2), aumento per Di Francesco (1,5 milioni alla Roma). "Aumentano gli stipendi di tutti i tecnici italiani, tranne quello di Maurizio Sarri" aveva scritto la rosa in settimana. L'argomento oggi è stato ripreso dal giornalista Rai Ciro Venerato: "Sarri guadagna poco meno di Mihajlovic e molto meno di Allegri, eppure è il tecnico del momento. In estate il suo agente Pellegrini ha avuto segnali da Roma e Zenit, ma Sarri era blindato dal contratto. Così i russi si sono diretti su Mancini. Prima del rinnovo di Simeone, inoltre, anche l'Atletico Madrid lo aveva cercato. Ora Sarri ha in mano il suo destino: entro il 31 maggio può lasciare il Napoli versando la clausola di 8 milioni al club. De Laurentiis, invece, potrebbe liberarsi del tecnico pagando appena 500mila euro. Entro quella data qualcosa accadrà. Sarri sa di piacere a tanti club ed intende monetizzare. Ci vorranno almeno quattro milioni a stagione per convincerlo a sottoscrivere un nuovo contratto: oggi è fermo a meno della metà". Tutte queste chiacchiere, vere o false che siano, servono solo a destabilizzare l'ambiente azzurro. E' segno che il Napoli fa paura. Fa paura perchè è tra le tre squadre in Europa che gioca il più bel calcio. Fa paura perchè è una delle poche società che non ha debiti e rispetta in pieno il fair play finanziario, progetto introdotto dal comitato esecutivo UEFA nel settembre 2009. Fa paura perchè tecnico e giocatori sono un tutt'uno e lo dimostrano sul campo, partita dopo partita. Il Napoli, ormai, è per tutti l'avversaria da abbattere a tutti i costi e con tutti i mezzi. Anche quelli miseri.

Antonio Pianelli     

10 Settembre 2017 00:32 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre 2017 00:32
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