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MONDO ANIMALE

Campagna Jairo Mediterraneo: per individuare e mettere in salvo i nidi di tartaruga Caretta Caretta

23 Settembre 2017 16:37 —

Si è appena conclusa la Campagna Jairo Mediterraneo che ha visto impegnati circa 60 volontari a pattugliare le spiagge lungo la costa del Cilento per individuare e mettere in salvo i nidi di tartaruga Caretta Caretta, in collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn e l’Enpa di Salerno.Lo scopo di Jairo Med è tutelare i nidi di Caretta caretta, la più comune tartaruga del mar Mediterraneo ma fortemente minacciata e a rischio estinzione. In totale, sono state circa 300 le ore di pattugliamento effettuate dai volontari, suddivisi in due basi logistiche: Ascea e Palinuro-Camerota. Nel corso delle 6 settimane di Campagna diverse sono state le attività svolte dai volontari, come la misurazione della temperatura della spiaggia per studi scientifici, pulizia della spiaggia, conferenze stampa, incontri presso i vari stabilimenti balneari per spiegare a cittadini e turisti, adulti e bambini, lo scopo di Jairo Med, chi è Sea Shepherd e cosa fa e come riconoscere eventuali tracce di tartaruga e chi contattare in caso di ritrovamento. Due i nidi di Caretta caretta rinvenuti dai volontari: ad Eboli lo scorso 12 giugno, la cui schiusa è avvenuta il 3 agosto e a Palinuro lo scorso 26 luglio, dopo due tentativi di nidificazione ad Ascea e Palinuro, presso la spiaggia delle Saline dove poche settimane è stato rinvenuto il nido. La vera sorpresa è stata però nel Lazio quando, la notte tra il 5 ed il 6 luglio, una Caretta caretta ha deposto 70 uova su una spiaggia di Marina di Ardea. Immediato l’intervento dei volontari che, in collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn, Tartalazio e Capitaneria di Porto, si sono attivati per mettere in sicurezza la schiusa e monitorare la situazione. Sempre nel mese di luglio, i volontari sono stati allertati per il recupero di un esemplare adulto di tartaruga, rinvenuto al largo del porto di Salerno, che presentava una ferita alla testa a causa dell’impatto con un’imbarcazione. Dalla successiva ecografia è stato poi scoperto che l’esemplare in questione era in procinto di deporre le uova. Dopo le cure del caso, è stata liberata a Capri, monitorata da un gps posizionato sul carapace. Un mancato lieto fine ad Ardea dove si non si è verificata la schiusa forse a causa delle condizioni della spiaggia che hanno impedito lo sviluppo embrionale delle uova, come riferito dai biologi della Stazione Zoologica Anton Dohrn che hanno preso in carico le analisi delle uova. Ultimo nido a schiudersi è stato quello di Palinuro, nei pressi della Baia degli Angeli dove il 18 settembre hanno trovato la via del mare aiutate dai biologi e dai volontari 69 tartarughine. Due, invece, i nidi non segnalati, rintracciati quando erano già in fase di schiusa: a San Mauro Cilento, lo scorso 20 agosto e ad Acciaroli pochi giorni prima. A fine agosto, ad ampliare l’efficacia della Campagna Jairo Mediterraneo sulle spiagge, si aggiunge la presenza della M/V Sam Simon che, con un equipaggio di 25 persone provenienti da 6 diverse nazioni, inizia a pattugliare le acque del Sud Tirreno.

23 Settembre 2017 16:37 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre 2017 16:37
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