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SPORT

Casa Napoli: "Campionato a giugno?" di Giovanni Spinazzola

16 Aprile 2020 11:23 —

La Coppa Italia potrebbe fungere da apripista al ritorno in campo post Covid-19. È questa l’ultima idea di Lega e Federazione, con le gare di ritorno delle due semifinali per rivedere di nuovo i calciatori in campo. Ultimo week end di maggio la data ipotizzata, per poi ripartire a giugno con il campionato e con le gare rinviate della 25ma giornata prima del rush finale a ritmi folli (partite ogni tre giorni e tutte in notturna per il caldo solito di quei mesi sulla penisola). Il Napoli, quindi, dovrebbe ripartire dalla sfida contro l’Inter e da quella vittoria ottenuta a San Siro da difendere a tutti i costi per accedere alla finale della manifestazione e provare a vincere un trofeo.

Il condizionale è, però, d’obbligo; il via libera, infatti, non è ancora arrivato e le prossime settimane saranno decisive per capire l’evoluzione del virus e considerare la ripartenza o meno. Di sicuro saranno molto stringenti i provvedimenti da assumere. Ritiro a porte chiuse, in isolamento, sulla falsariga di quelli estivi di inizio stagione, screening a tutti i calciatori e staff tecnico e medico con tamponi ed analisi e controlli quotidiani, con allenamenti inizialmente blandi ed a “distanza di sicurezza”. Una situazione paradossale per uno sport di contatto come il calcio; vagliare lo stop definitivo – ne siamo convinti – sarebbe ancora la scelta più ponderata e logica da assumere. La possibilità di dover rinunciare all’ipotesi di riprendere nei mesi estivi esiste ancora, anche se Gravina e Dal Pino (supportati da alcuni presidenti, tra cui De Laurentiis e Lotito) punteranno ad ogni costo a far ripartire la stagione; in caso di impossibilità, però, spunta l’idea di scendere in campo direttamente a settembre, con le ultime 12 giornate del campionato attuale per poi inventarsi chissà cosa in vista della prossima stagione, allucinante!

Sul fronte mercato, invece, c’è da registrare l’accelerata su Azmoun, attaccante iraniano dello Zenit San Pietroburgo. Il 25enne ha disputato una buona stagione con la maglia del club russo (14 gol e sette assist in 29 gare) e piace alla dirigenza perché è attaccante moderno, duttile, in grado di dialogare con i compagni e, soprattutto, bomber di razza. Il costo, poi, è decisamente inferiore a quello di Jovic, fattore fondamentale per il club azzurro.

16 Aprile 2020 11:23 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile 2020 11:23
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