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Casa Napoli: Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa alla viglia della gara contro il Rijeka di Europa League

25 Novembre 2020 17:05 —

Avvio dedicato alla questione stipendi, con i ritardi che potrebbero aver influenzato la squadra. "I ragazzi devono lavorare e pensare solo a quello. Siamo tutelati, i contratti hanno cifre importanti ed in questo momento non si deve pensare a questo, sarebbe cercare alibi. E chi li cerca, non può stare con me. Voglio persone che ci mettano passione e voglia, perché io vivo questo lavoro a 300 km/h. La squadra mi segue e gioca un gran calcio, lo si evince dai numeri e sarebbe troppo facile parlare di stipendi. Stiamo facendo bene però sono necessarie più cattiveria e malizia. Poi, è chiaro, si sbaglia chi pensava dovessimo fare 130 punti senza perdere mai". 

Gattuso, poi, ritorna sulla gara. "Non ho litigato con la squadra, non è tutto vero ciò che avere scritto (chiaro il riferimento alla stampa, ndr). Ho espresso i miei pensieri, nessun litigio. Ci sono senso di appartenenza ed impegno ma non bastano, voglio di più. Non è sufficiente giocare bene, si deve saper leggere la gara. Se in talune occasioni è necessario soffrire, si deve fare, come abbiamo peraltro fatto. Dobbiamo nuovamente tornare ad annusare il pericolo. Non si può giocare bene per 90', è necessario anche indossare l'elmetto. Forse non mi esprimo bene in italiano o c'è qualcuno che non mi capisce; mi sono addossato la responsabilità, si è parlato che abbia massacrato i calciatori. E' possibile giocare male ma lo è anche mettere più agonismo". 

Capitolo approccio alla gara. "Spesso abbiamo sbagliato il primo tempo; contro il Milan non siamo pervenuti nel primo quarto d'ora e dobbiamo riflettere su questo, migliorando sotto questo aspetto. Speso recuperiamo perché siamo forti, ma non si può regalare niente a nessuno. Facciamo tante cose giuste; manca l'aspetto mentale per partire bene e forte, per poi essere in grado di distruggere gli avversari". 

Problema realizzativo. "Contro il Milan abbiamo sbagliato in situazioni di superiorità numerica, l'ho fatto vedere alla squadra. Mertens l'anno scorso era un cecchino, quest'anno ha sbagliato dalla sua posizione preferita. Non si può caricare troppo negli allenamenti perché si gioca ogni tre giorni ma non sono preoccupato, perché in molti dati siamo al primo posto. Manca un po' di cattiveria nel leggere alcune situazioni, tutti devono mettere qualcosa in più". 

Gattuso è poi anche ritornato sulle scelte di formazione di domenica, con focus su Politano. "Se lo rifarei giocare nuovamente vicino a Mertens? Tutta la vita, è stato il migliore in campo. Tante le occasioni avute, non sapevano come prenderlo. Ma giocava in quella posizione anche ai tempi di Sassuolo, non l'ho inventato io lì". 

Squadra a muso duro? "Non vado tutti i giorni a muso duro a parlare con i ragazzi. Vi sono alcuni momenti in cui si deve andare con il sorriso, altri in cui si vede mandare a quel paese chi lo merito (il tecnico utilizza un'espressione più colorita, ndr). Questa squadra deve stare sul pezzo, senza pensare a cosa faccia il compagno; sono molto attento alla gestione del gruppo. Sono orgoglioso di allenare questo gruppo, questa squadra, va solo sistemato il modo di stare in campo. Su quello che viene fuori, beh, qualcosa è veritiero, ma altre non stanno né in cielo né in terra". 

Accanto al tecnico Gattuso, presente in sala stampa anche Kalidou Koulibaly. 

"Siamo dispiaciuti per la sconfitta, sapevamo fosse una gara importante ma non rispondo alle critiche di mancanza di carattere e leadership. E' mancata la mentalità, lo sappiamo, così come siamo coscienti dove e cosa abbiamo sbagliato. Non siamo stati bravi e lavoreremo su questo". 

"In fase difensiva abbiamo concesso poco; ha realizzato una doppietta Ibrahimovic che è difficile da marcare. Il terzo, poi, è arrivato quando attaccavamo alla ricerca del pareggio. Abbiamo avuto occasioni e concesso poco, questa è stata la partita. Le critiche sono motivazioni, abbiamo due gare difficili ma possiamo farcela. A partire da domenica può iniziare un nuovo campionato, dimostreremo che non siamo quelli visti". 

Capitolo rapporto con Gattuso. "Il tecnico sa che siamo dietro di lui al 100%, a sua disposizione, su questo non c'è alcun dubbio. Poi è tutta motivazione il resto. Nessuno è a conoscenza di quanto accada nello spogliatoio, mi piace quando parlano così. Tutti fanno polemica dopo una sconfitta con la prima in classifica, vuol dire che hanno paura di noi se tutti ne parlano. Siamo consapevoli che facciamo paura. E lo dimostreremo domani e domenica". 

Giovanni Spinazzola

25 Novembre 2020 17:05 - Ultimo aggiornamento: 25 Novembre 2020 17:05
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