La spina dorsale “corazzata” del Napoli è pronta ad essere messa in scena prima del previsto. Le indisponibilità di Zielinski ed Elmas per Covid e quella di Insigne ancora infortunato, hanno aperto le porte a Tiémoué Bakayoko con grande anticipo rispetto ai programmi originali. Il francese, d’altronde, ha stupito tutti a Castel Volturno. Nessuno si aspettava di vedere il calciatore già pronto fisicamente, nonostante i sette mesi trascorsi senza giocare (a marzo la sua ultima gara, con il Monaco). Ed invece l’ex Chelsea si è già ambientato con i compagni – nello spogliatoio si parla tanto francese – sta lavorando alacremente ed è già prontissimo per la nuova avventura. Da qui l’idea di Gattuso; subito nella mischia, perché l’Atalanta è squadra veloce ed imprevedibile, in un momento fisico davvero al top e serviranno muscoli e centimetri in mediana, proprio quelli che ha in abbondanza Tiémoué. Ringhio e Bakayoko, d’altronde, si conoscono benissimo e quasi non c’è bisogno di spiegargli i meccanismi in campo. Koulibaly-Bakayoko-Osimhen, quindi, la spina dorsale del Napoli versione 4-2-3-1, quella pronta ad andare in scena nel primo vero tour de force d’inizio stagione, considerato come giovedì sarà già tempo di Europa League. Il Napoli sceglie l’artiglieria pesante da affiancare ai “piccoli” guastatori Mertens e Lozano (ed ovviamente Insigne quando disponibile) per “un sogno nel cuore”, quello che si è messo in testa Koulibaly, dopo aver deciso di restare con gioia in azzurro.