È scoppiata la bufera attorno ad Insigne. Ne eravamo certi, d’altronde per sparare a zero sul Napoli ogni occasione è buona. Un epiteto forte nei confronti della squadra espresso in campo ha scatenato il tutto. È bene, però, dare le giuste spiegazioni; il capitano, il migliore in campo, protagonista di un super assist e del rigore pesantissimo del 3-2 ha visto la vittoria sfumare per un errore da principianti. Logica ed elementare – lui, napoletano e tifoso del Napoli – una reazione del genere per lui. Certo, ha sbagliato decisamente le modalità ed i tempi, perché avrebbe dovuto rimproverare la squadra negli spogliatoi, peraltro giustificato, ma tant’è. D’altronde, pare, che lo sfogo sia stato condiviso con il tecnico, lui sì uomo di campo e conoscitore di determinate situazioni di campo. E proprio il tecnico è finito nuovamente nell’occhio del ciclone (sai che novità). Per la serie viva la coerenza, Ringhio – nell’ordine – ha sbagliato a schierare Maksimovic (ma in panchina c’era solo Manolas appena rientrato da un infortunio) e pure a sostituirlo per il greco. La verità è l’aver buttato due punti a gara praticamente finita per una serie di orrori macroscopici che la metà sarebbero bastati per un campionato intero. Ed i rimpianti non possono che aumentare.