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MONDO ANIMALE

Come interagire con gli utenti della Pet Therapy

01 Novembre 2021 12:19 —

In linea di principio quando interagiamo con un utente dovremmo prima di tutto essere in grado di riconoscere le difficoltà da cui è affetto: la confusione/ demenza, i disordini di sviluppo, le difficoltà della vista, di udito e di linguaggio, le disabilità fisiche e i disturbi psichici ecc. Inoltre, individuati i sintomi bisogna conoscere l’approccio più idoneo, quindi possono essere utili le linee guida per interagire con persone che hanno certi sintomi. Di non trascurabile importanza sono le precauzioni da adottare in casi immunodepressi, demenza ecc. Sapersi rapportare con persone su sedia a rotella. Essere in grado di stabilire quale sia l’animale più idoneo per esempio cane, gatto, uccello, cavallo, anche in base alle preferenze soggettive dell’utente.

Questo approccio è di fondamentale importanza per il buon esito del trattamento funzionale al benessere dell’utente ma anche di chi ha la finalità di raggiungere obiettivi prefissati.

È necessario ricordare che non è compito del conduttore dell’animale effettuare diagnosi o cure, sono i servizi sanitari e sociali che devono identificare le attività appropriate da praticare nel corso delle visite.

Come misura precauzionale è necessario anche che il conduttore abbia il totale controllo della situazione e del proprio animale dall’inizio alla fine della visita, poiché il paziente potrebbe innanzitutto avvertire l’animale come una minaccia alla propria sicurezza, in ogni caso il conduttore deve poter intervenire prontamente in caso d’improvviso cambiamento del comportamento del paziente.

Le persone colpite da demenza sono particolarmente sensibili alle emozioni; quindi la comunicazione diventa importante, non bisogna dare l’impressione di impazienza o frustrazione sia nella voce ma anche nella mimica corporea e facciale, altrimenti potrebbe causare nel soggetto trattato una reazione esagerata, visto che queste persone tendono ad ingrandire ciò che percepiscono. Il consiglio è quello di elaborare frasi semplici e lineari, dare informazioni precise e concise, trattare il paziente con gentilezza ed empatia, chiamandolo per nome, ma anche richiamandolo alla realtà: “io sono una conduttrice, non sua moglie. Le ricordo sua moglie?” Chiedere aiuto, consigli e partecipazione del personale della struttura che hanno più esperienza e una maggiore conoscenza dell’utente.

Ovviamente se si interagisce con persone su sedie a rotelle bisogna essere attenti alla posizione rispetto all’utente, che spesso non si può piegare, quindi a volte è necessario alzare gli animali piccoli per portarli nel campo visivo dell’utente e così via.

Domenico Esposito

01 Novembre 2021 12:19 - Ultimo aggiornamento: 01 Novembre 2021 12:19
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