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CRONACA

Coronavirus: ESCLUSIVA "Città deserta, nei TG e negli speciali un po’ di onestà intellettuale in più di certo non guasterebbe" di Giovanni Spinazzola

26 Marzo 2020 15:46 —

Nei giorni scorsi abbiamo visto nei tg e negli speciali – tantissimi, praticamente rappresentano la quasi totalità dei palinsesti – una Napoli poco avvezza alle regole, con immagini di persone in strada nonostante i divieti e le restrizioni. Incivili, “i soliti napoletani”, ne hanno dette di tutti i colori. Ci stavamo quasi credendo. Siamo, però, come San Tommaso; non crediamo se non vediamo con i nostri occhi. Abbiamo, quindi, optato per un esperimento (o reportage, se preferite). Muniti di autocertificazione (l’ultimo modello, perché siamo precisi, in attesa che arrivi quello nuovo già annunciato dal capo della polizia Gabrielli), siamo entrati in auto per partire alla volta del centro in un orario decisamente centrale, le 10:30. Dalla zona collinare della città, i Colli Aminei, fino a via Toledo. Cronometro alla mano – e rispettando i limiti di velocità cittadini – abbiamo impiegato 10’ per raggiungere la metà prefissata. Un segnale inequivocabile; nei giorni feriali ci vorrebbe almeno una mezz’ora abbondante, forse di più, per quei pochi km che abbiamo percorso. Poche, pochissime auto in circolazione, tanti i posti di blocco delle forze dell’ordine. Polizia municipale, Polizia di Stato e Carabinieri; da Capodimonte in poi, un controllo ogni 100 metri, una situazione paradossale. Controlli a non finire, a certificare l’efficienza delle forze dislocate in campo. Altro segnale inequivocabile del rispetto delle restrizioni da parte dei napoletani è l’aver trovato con facilità un parcheggio. All’altezza del Maschio Angioino, nemmeno l’ombra di solito, ma stavolta tante, tantissime le strisce blu a nostra disposizione. Lasciata l’auto, ci siamo imbattuti tra via Toledo e via Santa Brigida in un paesaggio spettrale, quasi apocalittico. Negozi chiusi, di passanti nemmeno l’ombra e solo la coda per entrare in banca a certificare “un po’ di vita”. E gli assembramenti? E le folle? Nemmeno l’ombra. Anzi, abbiamo potuto notare anche la pattuglia composta da tre militari dell’esercito impegnati nel controllo del territorio, per un servizio davvero capillare ed efficace. Napoli, quindi, sta rispettando eccome le restrizioni imposte dai DPCM e dal Governatore De Luca (eh sì, dall’inizio dell’emergenza, la nostra Regione ha sistematicamente visto provvedimenti ancor più restrittivi emanati dal Presidente della Campania, ndr) e risponde, come sempre, in maniera egregia. Non dobbiamo certo ricordare come dalla città partenopea sia partita la sperimentazione del Tocilizumab, farmaco che sta funzionando nell’alleviare l’infiammazione polmonare specifica della malattia ed a Napoli è partita anche l’iniziativa della “spesa sospesa”, per i più bisognosi. Denigrare ed accusare sembra lo sport preferito quando si parla della città all’ombra del Vesuvio, ma un po’ di onestà intellettuale in più di certo non guasterebbe.

26 Marzo 2020 15:46 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo 2020 15:46
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