È una ipocrisia gravissima parlare di gestione farmacologica domiciliare dei Covid19, fingendo di ignorare che la stragrande maggioranza delle farmacie è sprovvista di ossigeno per carenza di bombole. Lo sappiamo tutti, tranne i politici e le "Procure"! E non ci si venga a raccontare che è colpa dei pazienti che trattengono a casa le bombole vuote! I desaturati non gravi, con un paio di giorni o poco più (mediamente 3-7 giorni) di ossigenoterapia potrebbero essere gestiti al proprio domicilio, con la guida dei propri medici e, nella quasi totalità dei casi, risolti senza dover ricorrere ai ricoveri. Ma senza la certezza della disponibilità di ossigenoterapia al bisogno, si vanifica il progetto della terapia domiciliare. Se poi consideriamo che anche nei momenti più critici, con file disperate di automobilisti asfittici, in coda davanti agli ospedali, con le intensive stracolme, i bollettini sanitari ufficiali delle varie "direzioni strategiche(?)" riportavano posti ospedalieri disponibili ignorando che si trattava e si tratta di posti teorici per mancanza di personale e non solo... credo che siamo messi male e non poco. Spero che tutto questo finisca presto e che la cittadinanza venga correttamente informata senza omissioni o deliberate manomissioni della realtà: "glasnost" e "perestrojka"? Ahimé, ce n'è ancora bisogno!
Dr. Giovanni Arrichiello già Specialista Ambulatoriale di Sanità Pubblica