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Crotone-Napoli: 0-4. "Di poker in poker" di Giovanni Spinazzola

06 Dicembre 2020 21:24 —

Di poker in poker. Dopo il 4-0 alla Roma, il Napoli ne segna altri quattro, stavolta al Crotone. Certo, il blasone è decisamente differente, ma trattasi pur sempre di un successo che regala morale ad una squadra, al momento, in viaggio su due velocità. Ottima in campionato, quasi come se fosse stata data una priorità alla Serie A, e mediocre in Europa League, forse la competizione “di scorta”, quella meno importante nelle menti dei calciatori. Una situazione chiaramente inaccettabile, soprattutto per il tecnico, che ha chiesto continuità di rendimento nel post gara. Una squadra come quella azzurra, infatti, ha il dovere di poter giocare al massimo delle sue possibilità ogni competizione, considerato come la profondità della rosa e le qualità dei calciatori lo consentano appieno. Dopo la prova incolore – soprattutto nella ripresa – contro l’Az in coppa, il Napoli ha giocato da grande squadra allo Scida. E quando questo capita, non ce n’è per nessuno, compreso formazioni di categoria superiore. Gattuso ha rimescolato le carte e puntato su Petagna in attacco, con Insigne e Lozano guastatori; cerniera di centrocampo, invece, solida con Demme e Bakayoko. E la squadra vista in campo ha mostrato un grande equilibrio, attenta in difesa – pur con qualche svarione – e super efficace in attacco. Compattezza e velocità le armi di un Napoli straripante, contro cui il Crotone – che pure aveva iniziato bene – ha dovuto alzare bandiera bianca. Ha vinto Gattuso che ha affidato le chiavi della regia a Demme ricevendo risposte più che confortanti; dinamismo e velocità – oltre che il gol del 3-0 con un gran diagonale - da parte del numero 4 che si sta dimostrando un titolare inamovibile per questo Napoli, proprio come accadde al suo arrivo nello scorso gennaio. E la linea Maginot con l’ex Monaco ha funzionato alla perfezione, con i due aiutati da Zielinski libero da impegni tattici e con “licenza di uccidere”. Gioco di prima, triangolazioni d’alta scuola e via ad innescare le velocità di Lozano ed Insigne per un mix fatale agli uomini di Stroppa che non hanno retto allo tsunami azzurro; anzi, albiceleste, vista la maglia “Argentina” indossata nuovamente. E la casacca porta davvero fortuna, perché altri quattro gol sono stati realizzati, con il poker calato sul tavolo dal bomber di scorta Andrea Petagna, alla seconda marcatura in questa stagione. Tanto lavoro oscuro ma anche qualche errore di troppo che un centravanti cinico non dovrebbe commettere; dovrà lavorare su questo punto l’ex Spal per diventare una freccia avvelenata nella faretra di Gattuso. Lo sono da tempo, invece, sia Insigne che Mertens; il capitano sembra davvero abbia svoltato, sebbene pecchi ancora di continuità, mentre “Ciro” sta imparando i movimenti del trequartista. I due piccoletti, insieme a Lozano oggi devastante (ma anche Politano quando gioca), hanno le capacità per portare il Napoli in alto. La città, orfana del più grande di tutti i tempi, del suo eroe, vuole festeggiare e dedicare a Diego un trofeo. 

06 Dicembre 2020 21:24 - Ultimo aggiornamento: 06 Dicembre 2020 21:24
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