Meret 6,5: risponde sempre presente quando chiamato in causa, nel primo tempo dovrebbe bloccare un pallone che invece gli sfugge. Netto il miglioramento nel gioco con i piedi.
Di Lorenzo 6,5: una certezza assoluta; il capitano è sempre più leader di questo Napoli. Gioca con grande intelligenza contro Sottil, il cliente più scomodo della Fiorentina.
Rrahmani 6: fa buona guardia alla difesa, dalle sue parti non si passa. Cerca fortuna in attacco.
Kim 6: altra prova solida, il coreano è ormai una certezza.
Mario Rui 6,5: un’altra ottima prestazione per il terzino lusitano che se la cava anche con il mestiere. La differenza d’altezza con Kouamé lo penalizza, ma lui non demorde mai.
Anguissa 7: ancora una volta per distacco il migliore in campo. L’ammonizione dopo 2’ non lo influenza minimamente, perché il camerunense è semplicemente devastante. Un paio di suoi recuperi davvero salvifici.
Lobotka 6: in sofferenza nel primo tempo perché marcato ad uomo, decisamente meglio nella ripresa quando trova qualche spazio in più.
(Dal 78’ Ndombélé s.v.).
Zielinski 6: un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni; si mette in mostra, prova ad accendersi, ma non vi riesce.
(Dal 61’ Elmas 5,5: entra ma non riesce ad incidere più di tanto).
Lozano 5: una partita in ombra. Il messicano non riesce mai a saltare l’uomo, a creare superiorità numerica sulla fascia e, soprattutto, quando ha un pallone d’oro servitogli da Kvaratskhelia, lo spreca clamorosamente.
(Dal 71’ Politano 5,5: un po’ meglio del messicano ma non serviva poi molto per riuscirci).
Osimhen 6: non sembra distratto dalle voci di mercato, inizia benissimo, pressando gli avversari e cercando di giocare con la squadra. Segna un gol che gli viene annullato per fuorigioco, cala con il passare dei minuti.
(Dal 78’ Simeone s.v.).
Kvaratskhelia 6: dimostra che anche lui è normale. Non si ripete sui livelli delle prime due gare ma l’assist per Lozano è un qualcosa di spettacolare.
(Dal 61’ Raspadori 6,5: era apparso in difficoltà contro la Juve Stabia ed invece l’ex Sassuolo entra in campo pimpante. Tra le linee punge la difesa della Viola e solo una grande respinta di Gollini evita il peggio).