20 Aprile 2024 - Aggiornato alle 04:11
CRONACA

Giustizia: Si corre ai ripari dopo le scarcerazioni dei boss. Il magistrato Roberto Tartaglia al soglio del DAP con incarico di vice capo. Si.N.A.P.Pe: "Commissariamento occulto?"

28 Aprile 2020 18:51 —

È di queste ore l’annuncio della prossima nomina del magistrato Roberto Tartaglia, noto nell’ambiente dell’antimafia, come vice capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Uno strategico dipartimento del Ministero della Giustizia, in questi mesi nell’occhio del ciclone. Un “commissariamento occulto”? Un’ammissione di “colpevolezza” o inefficienza della trattazione delle delicate questioni penitenziarie? Queste le prime parole a caldo del Dott. Roberto Santini – Segretario Generale del Si.N.A.P.Pe – che così prosegue: Come mai, proprio in questo momento storico, si pensa alla copertura di un posto vacante da alcuni mesi dopo la silenziosa uscita di scena di Lina Di Domenico? Molti degli interrogativi che potremmo legittimamente porci troveranno risposta nelle eventuali deleghe che saranno attribuite al nuovo e giovanissimo Vice Capo, consulente del pentastellato Nicola Morra - presidente della commissione parlamentare antimafia. In linea con la pletora di consulenti a cui è affidato il governo del Paese, con una evidente gestione delegata, anche il DAP pare avviarsi a medesima sorte. Un tecnico? L’uomo “ponte” che servirà a ricostruire i rapporti fiduciari fra il Ministero della Giustizia, la maggioranza di Governo e il Parlamento? Non possiamo certo sottacere che la nomina di un vice capo è stata sollecitata – in tempi non sospetti - proprio dagli alleati di Governo, parlamentari del PD. Di certo il “nome eccellente” pescato nell’alveo dell’antimafia suona con più enfasi dopo la polemica delle scarcerazioni illustri. Sembra quasi che Bonafede stia correndo ai ripari, come certifica la volontà di inserire nel DPCM del prossimo giovedì sera la regola per la quale prima di qualsiasi scarcerazione di boss mafiosi, soprattutto di quelli detenuti al 41-bis, i magistrati di sorveglianza dovranno chiedere il parere obbligatorio sia della procura nazionale Antimafia, sia delle singole Direzioni distrettuali Antimafia, con tutte le riserve sul punto dell’unione camere penali Passa il tempo ma la questione del 41 bis continua – giustamente – a far discutere e a dividere!

28 Aprile 2020 18:51 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile 2020 18:51
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