24 Aprile 2024 - Aggiornato alle 16:15
SPORT

Il Napoli asfalta il Parma e guarda a Juventus e Liverpool

27 Settembre 2018 00:00 — 30 e lode a tutti, ora l'esame di laurea a Torino per il bacio accademico.

Un Napoli sempre più convincente annienta il Parma e si prepara nel migliore dei modi alla supersfida di sabato contro la Juventus. Ancora un successo per i partenopei, il quinto in sei gare di campionato, con la sconfitta contro la Sampdoria che sembra un ricordo lontanissimo. Ancelotti, abile stratega, insiste sul nuovo modulo, il 4-4-2 che regala una buona dose di copertura, ma anche di equilibrio tattico. L’invenzione più grande, però, è stato togliere le briglie ad Insigne; il ragazzo, lasciato libero da compiti di copertura e spostato in mezzo al campo, ha iniziato ad incantare. Re Carlo, dall’alto della sua esperienza, l’aveva intuito ed ha posto rimedio; il 24 sta ripagando alla grandissima, mai così prolifico, mai così Lorenzo il Magnifico. Eh sì, perché il ragazzo segna, regala assist ed è andato ad un passo dalla seconda doppietta consecutiva; a negarla solo il palo alla sinistra di Sepe, benevolo nei confronti dei Ducali. Se il talento di Frattamaggiore – sempre più profeta in patria – ha brillato come un diamante, Arek Milik non è stato sicuramente da meno; il polacco non segnava dalla prima di campionato ed ha trovato il momento giusto per sbloccarsi, a tre giorni dalla sfida di Torino. Una doppietta che ha messo in mostra la sua grande tecnica – in occasione del 2-0 – e l’opportunismo del bomber per il 3-0 (su assist di Verdi) che ha di fatto chiuso la gara. Non era semplice superare il Parma, squadra capace di battere l’Inter e mettere in difficoltà addirittura la Juventus. Ed invece il Napoli ha dominato dal primo all’ultimo minuto di gioco nonostante il turn over più che massiccio, molto più simile ad una rivoluzione. Ben nove cambi rispetto a Torino, a cominciare dal portiere, con tanto di due debutti assoluti in A, Malcuit e Fabian Ruiz, schierati addirittura sulla stessa fascia. Sembrava un azzardo, una follia, ma la follia appartiene ai geni ed Ancelotti lo è di certo. Il terzino ex Lille è stato uno dei migliori dei suoi; ha coperto bene ma, soprattutto, si è offerto sempre in fase offensiva, dimostrando grande propensione a saltare l’uomo ed al cross, teso e preciso. Livello di difficoltà più alto per lo spagnolo, posizionato in un ruolo non suo; l’ex Betis Siviglia, però, è calciatore intelligente tatticamente ed ha interpretato il ruolo a suo modo, coprendo le spalle al compagno e tagliando spesso verso il campo per lasciare campo libero al franco-marocchino. La sua propensione ad accentrarsi ha permesso l’azione del gol del vantaggio e grande densità in mezzo al campo, sia in copertura che a livello offensivo. Se, però, si parla di copertura, beh, impossibile non citare Allan, una sorta di robot; una macchina da guerra, un recupera palloni immenso ed instancabile, nonostante il brasiliano copra ogni centimetro quadrato del campo. Roba da clonazione immediata, considerato come il ragazzo sia utilissimo anche in proiezione offensiva. Il Napoli, dicevamo, ha domato il Parma e le statistiche sono lì a testimoniarlo; possesso palla nettamente a favore degli azzurri che hanno tirato in porta ben 20 volte a zero. Ecco, a trovare il pelo nell’uovo, non possiamo non soffermarci sulla mancanza di cinismo. La squadra ha segnato solo tre gol in coda ad una mole di gioco che poteva e doveva portare più reti. Tante le occasioni sprecate, i tiri fuori misura, ma anche le azioni fini a sé stesse, con troppe giocate inutili che ad Ancelotti non son piaciute. La squadra, a volte, si specchia sì come Narcisio ed un pizzico di cattiveria in più sotto porta non guasterebbe affatto. Magari già a cominciare dai prossimi impegni, perché Juventus e Liverpool in rapida successione sono avversari che non concedono chissà quanto; ecco perché sarà necessario sfruttare ogni singolo pallone, per arrecare all’avversario il massimo danno possibile. Testa ai bianconeri, quindi, nel primo vero big match della stagione. Sarà l’esame di laurea, la gara in cui potrà arrivare il bacio accademico; resta da capire, però, se il Napoli è pronto a presentarsi davanti alla Commissione.

Giovanni Spinazzola

27 Settembre 2018 00:00 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre 2018 00:00
Altri contenuti
Commenti (0)


Per commentare questa notizia accedi all'applicazione o registrati se non hai ancora un account
Questo sito utilizza cookie tecnici per offrirti una migliore esperienza di navigazione sul sito.
Navigando su questo sito accetti l'utilizzo dei cookie.

Chiudi