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Il Napoli c'è e si vede. Ma la Società non è stata lungimirante

03 Novembre 2017 00:04 —

Il Napoli c'è, e si vede! In campionato i numeri della squadra di Sarri sono straordinari, ma soprattutto la sensazione di vedere giocatori pronti mentalmente a fare il grande passo, a raggiungere obiettivi importanti. Anche nel match di Champion's disputato al San Paolo contro una tra le squadre più forti ed in forma d'Europa il Napoli ha mostrato i propri valori. Lo stesso Guardiola, che di certo non trae nessun giovamento nel fare complimenti alla squadra partenopea, non ha mancato di evidenziare le qualità degli azzurri, affermando che nella prima mezz'ora hanno massacrato i suoi fuoriclasse. Tuttavia, nonostante l'entità delle sue prestazioni e la sicurezza impressa dalla fluidità del gioco, una coltre di paura aleggia sulle sorti del Napoli. Ciò perché tutti, tifosi, addetti ai lavori e sportivi, sanno che il perfetto gioco del Napoli è reso tale solamente grazie al funzionamento di ogni singolo pezzo del suo giocattolo, ovvero di quella rosa che soprattutto nei suoi undici undicesimi trova la sua massima espressione. Pertanto, l'infortunio di Ghoulam potrebbe avere ripercussioni che vanno ben al di là della perdita di un singolo giocatore. E questo purtroppo si è avvertito già nella partita contro il City, quando in assenza dell'esterno algerino la squadra si è completamente disunita, complice forse di un "arrangiamento" tattico che proprio non ha funzionato. Da un lato, Hysai non ha garantito sulla fascia sinistra la medesima fluidità dei soliti meccanismi assicurati dal trio Insigne-Ghoulam-Hamsik. Dall'altro, inoltre, il buon veterano Maggio difficilmente riesce a tenere il passo di una formazione ormai al di là delle proprie attuali possibilità. Soprattutto, però, ci si chiede perché ad una squadra a cui mancava davvero poco per essere competitiva a 360 gradi per compiere il grande passo, forse non sono stati dati tutti gli strumenti giusti. Ci si domanda perché ieri il Mister si sia trovato chiaramente costretto a compiere una forzatura nello spostare Hysai sulla sinistra ed inserire Maggio a destra, quando in estate è arrivato Mario Rui proprio con l'obiettivo di sostituire e far respirare l'Algerino. Ci si interroga perché una squadra che ha come obiettivo la vittoria del campionato si privi di giocatori come Zapata e Strinic senza assicurasi dei validi rincalzi. La volontà dei giocatori non può di certo essere una giustificazione, per una società che lotta su tre fronti ed ha come obiettivo il più difficile dei risultati. Forse è davvero questo che ancora manca alla squadra di Sarri, la consapevolezza che per vincere si deve anche osare e saper imporre i propri obiettivi e le proprie volontà a tutti. Adesso invece, i tifosi azzurri, oltre a stringersi vicino al loro campione per auguragli una pronta guarigione, devono confidare nuovamente nelle capacità di San Gennaro Sarri, nella speranza che faccia un altro miracolo in stile Mertens. Altrimenti la strada potrebbe farsi davvero dura e Gennaio, oltre ad essere lontano, appare sempre di più una vana chimera. 

G.Kennan

03 Novembre 2017 00:04 - Ultimo aggiornamento: 03 Novembre 2017 00:04
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