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Inter-Napoli: 2-0. "Azzurri con un attacco inesistente si perdono a San Siro" di Giovanni Spinazzola

29 Luglio 2020 00:30 —

Il Napoli perde contro l'Inter e pure male, perché la squadra non esprime un gran gioco e commette qualche passo indietro. Una gara a tratti davvero brutta, con gli azzurri che hanno faticato più del dovuto contro un'Inter non eccezionale, sicuramente più che alla portata per i partenopei. Molti i cambi per Gattuso rispetto alla sfida con il Sassuolo ma senza risultati apprezzabili; pochissime sufficienze, Meret incolpevole sui gol incassati e bravo ad evitarne almeno altri due, Koulibaly ottimo in difesa e Zielinski dominatore assoluto del centrocampo. Tre su undici non sono certo una buona media, impossibile per poter portare a casa un risultato apprezzabile. Ed infatti è arrivata la sconfitta. Attacco praticamente inesistente, perché Milik non si è mai visto ed Insigne è sempre stato poco lucido nell'area di rigore, soprattutto nelle due occasioni in cui avrebbe potuto raddrizzare la partita. Alla fine Gattuso, conscio della gara ormai andata, ha sfruttato i minuti restanti per il ritorno in campo di Ghoulam e Malcuit, quest'ultimo ripresosi dopo la rottura del crociato dello scorso autunno. Il Napoli, in fase di non possesso, ha di fatto giocato con un 4-1-4-1; Demme davanti alla difesa, Politano ed Insigne esterni di centrocampo. Una soluzione che non ha certo pagato, con la squadra che ha faticato a restare compatta, a tenere le linee ed a ripartire. In attacco nullo Milik e la squadra ne ha risentito, perché di fatto non ha potuto contare sul suo terminale offensivo. Ma è stata tutta la fase offensiva ad essere stata scadente; Politano ha di rado saltato l'uomo e la squadra ha perso velocità ed imprevedibilità. E così è stato Zielinski, con le giocate singole, a provare ad invertire la rotta della gara, con un Elmas a tratti decisamente positivo. Sostituito il polacco, si è di fatto spenta la luce in casa partenopea, perché Allan non è riuscito a dare al centrocampo la stessa verve. Nella mediana azzurra mancavano contemporaneamente Zielinski, Lobotka e Fabian Ruiz, i tre "pensatori", decisamente troppo per il Napoli che a quel punto ha smarrito le idee e la retta via. Ne è nato un secondo tempo decisamente sottotono, con la squadra incapace di portare a termine un'azione ragionata. Affidarsi alla estemporaneità non è mai una gran cosa e va aggiunto come i calciatori siano apparsi appannati. Non una grande notizia, decisamente, in vista soprattutto della gara contro il Barcellona. Sono 11 i giorni che separano gli azzurri dalla sfida del Camp Nou; sabato si chiuderà il campionato contro la Lazio, una gara completamente inutile. Poi ci sarà una settimana per preparare nel migliore dei modi l'appuntamento con la storia. E le condizioni di Maksimovic destano qualche preoccupazione di troppo; il serbo è uscito infortunato ed è già fuori causa Manolas. Piove sempre sul bagnato, ma un raggio di sole non sarebbe male. 

29 Luglio 2020 00:30 - Ultimo aggiornamento: 29 Luglio 2020 00:30
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