L'ex Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Piercamillo Davigo ha dichiarato pubblicamente che i vari governi succedutisi in quest’ultimo trentennio non hanno combattuto in maniera efficace la corruzione, in particolare evidenziando problemi connessi alle gare d’appalto dei lavori pubblici.
Stando alle cifre la corruzione in Italia ha sottratto alla produttività 100 miliardi di euro in dieci anni e l’evasione fiscale annua ammonta a 108 miliardi di euro. Secondo la TI (Transparency International), ossia l’organizzazione internazionale non governativa che si occupa della corruzione a livello globale allo scopo di combatterla, l’Italia risulta essere al 54esimo posto su 180 paesi nella classifica dell’Indice di Percezione della Corruzione.
Il sistema italiano è solo un esempio delle possibili applicazioni del modello proposto dall’Ideologia della qualità della vita in materia di prevenzione del rischio corruzione e sull’analisi dei costi sociali che esso produce ai danni dei cittadini, mai indennizzati. Quest’analisi può essere estesa a livello globale prendendo in considerazione i costi sociali della deturpazione territoriale, sottrazione indiscriminata del suolo per la speculazione edilizia, delle guerre, di intere popolazioni ridotte alla fame per la distruzione delle economie. I dati indicherebbero sicuramente un livello pessimo di qualità dell’azione politica a livello mondiale.
Le soluzioni sono le riforme strutturali paesaggistiche dell’ideologia della qualità della vita adatte allo sviluppo condizionato, nel rispetto degli ecosistemi naturali, quindi soluzioni strutturate e sistemiche funzionali alla crescita economica forte e indispensabile, ma responsabile.
Domenico Esposito