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Lazio-Napoli: "Tre punti d'oro" di Giovanni Spinazzola

04 Settembre 2022 00:41 —

Il Napoli esce dall’Olimpico con tre punti preziosissimi sia per la classifica, sia per il morale, i due pareggi consecutivi (l’ultimo conseguito contro il Lecce) avevano un po' depresso l’ambiente, sia per il prossimo impegno di Champions contro il Liverpool, sia perché ha ritrovato gioco, carattere e determinazione tre componenti necessari per andare avanti. Non è stato facile e non lo era perché la Lazio è una squadra di rango con giocatori di ottime qualità ed infatti l’impatto è stato traumatico con una rete subita già al 3’ con un tiro da fuori di Zaccagni imparabile. Anche stavolta la difesa si è fatta sorprendere nonostante ben tre azzurri sul biancoceleste che ugualmente ha trovato il modo di tirare. E sono già due volte in pochi giorni, un dato su cui Spalletti deve lavorare. La mazzata è stata dura eppure il Napoli aveva dato l’impressione di essere entrato in campo con un piglio diverso rispetto al Lecce, ma quella rete ha intontito gli azzurri incapaci di costruire una manovra offensiva efficace. La Lazio faceva buona guardia e dimostrava di avere in pugno la situazione fin quando alla metà del tempo il Sig. Lobotka, che comunque fino a quel momento aveva cercato di mettere ordine in mezzo al campo, non ha deciso di salire sul podio prendendo la bacchetta in mano e a dirigere da par suo l’orchestra. Come d’incanto quei “suonatori” che facevano a gara a steccare hanno cominciato ad accordarsi ed è venuto fuori un altro Napoli e un'altra partita. Di Lorenzo ha cominciato a spingere di più sulla fascia e Kvaratskhelia, fino a quel momento opaco, capisce che sulla sua strada non trova spazio e intelligentemente parte dalla sinistra accentrandosi e, sul primo tentativo, entra in area ma il tiro è debole; sul secondo da fuori area centra il palo. La Lazio sembra in affanno e al 37’ arriva il meritato pareggio con un gran colpo di testa di Kim che Provedel tenta di rinviare dalla porta ma il pallone aveva già varcato la linea. Finale da brividi con una terrificante zuccata in area biancoceleste tra Marusic e Lozano, l’ala azzurra ha la peggio e deve abbandonare il campo in barella sostituito da Politano. L’inizio della ripresa diventa un vero e proprio show con la squadra di Spalletti che domina ubriacando letteralmente i laziali creando in soli 7’ la bellezza di cinque occasioni che un po' per la bravura di Provedel un po' per errori un po' per sfortuna, leggi palo d Osimhen, non si sono tramutati in reti. Politano sulla destra ha fatto venire i capelli irti ai difensori laziali, Lobotka e Anguissa a centro campo hanno dettato legge, (ad un certo punto c’erano solo loro con i biancocelesti letteralmente groggy n.d.r.) e dietro. La sinfonia è continuata e al 61’ è arrivato il tanto meritato raddoppio con Kvaratskhelia che ha scaricato in rete con tutta la rabbia un bell’assist di Anguissa al termine di un’azione ubriacante iniziata da Politano. E’ stato il Napoli che i tifosi vorrebbero sempre vedere capace di fare gioco e spettacolo. Le armi ci sono la qualità anche si deve solo dare continuità nelle prestazioni. Ci sono ancora dei giocatori che non hanno dato prova delle proprie qualità come Raspadori che entrato negli ultimi 10’ quando il Napoli ha tirato un po' i remi in barca è stato ancora evanescente così come Elmas un pò troppo individualista. Nel finale qualche brivido gli azzurri lo hanno corso ma il duo Rrhamani-Kim ha fatto buona guardia. Insomma Lazio battuta, Olimpico conquistato ed ora si può pensare con un po' più di tranquillità al Liverpool.

04 Settembre 2022 00:41 - Ultimo aggiornamento: 04 Settembre 2022 00:41
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