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LECCE-NAPOLI: 1-4. Ancora e sempre Llorente

22 Settembre 2019 18:51 —

Due gol per tempo ed il poker calato sul Via del Mare a fine gara. Il Napoli supera l’ostacolo Lecce quasi in scioltezza e risponde, così, a Juventus ed Inter, entrambe vittoriose negli anticipi di sabato. Gli azzurri, nonostante il poderoso turn over, impongono la loro legge contro una formazione che, pur neopromossa, non sfigura affatto, nonostante il grande divario tecnico. Ancelotti voleva massima concentrazione dai suoi, una risposta anche da chi ha visto di meno il campo fin qui e non può certo essere deluso. I ragazzi hanno risposto presente, soprattutto Fernando Llorente, il bomber di scorta, l’usato sicuro. Lo spagnolo, schierato titolare per la prima volta, non ha deluso le aspettative ed ha messo a segno una gran doppietta, giusto per mettere in chiaro le cose. Opportunismo, senso del gol e quella rara capacità di essere sempre al posto giusto al momento giusto, tratto distintivo di tutti i grandi bomber, quelli che “snasano” il vento, i vecchi lupi di mare insomma. Mancava una figura del genere al Napoli, da anni addirittura; il classico bucaniere, la punta, il centravanti, chiamatelo come vi pare. Il Re Leone ha messo in mostra le sue qualità e piegato al suo volere tutti, spiegando le regole nella sua terra di conquista. Più letale di un Taipan occidentale (il serpente più velenoso del mondo, per chi non lo sapesse, ndr) il Navarro ha messo a segno una doppietta ed impegnato Gabriel in una super parata su incornata da angolo. Paella per festeggiare, quindi, perché anche il momentaneo 3-0 è in salsa spagnola, con il missile Tomahawk scagliato da Fabian Ruiz ed imparabile per il povero portiere leccese, preso a pallate. Di Insigne, su rigore, la sola rete non iberica di una formazione che, a tratti, ricorda il Barcellona del possesso palla e delle verticalizzazioni. Il Napoli, ad oggi, è una squadra che sta maturando, anche in fretta, e sembra ormai pronta per il grande salto, portare a casa un trofeo. Al di là dell’avversario, la gara contro i pugliesi nascondeva molte insidie; la concentrazione da tenere alta dopo il Liverpool era una priorità, così come alto poteva essere il rischio di prendere sottogamba l’avversario; ed invece la squadra ha avuto un solo momento di difficoltà, dopo il gol incassato (si era, comunque, sul 3-1). Insigne e compagni, in quel frangente e per un quarto d’ora, hanno perso un po’ le distanze tra i reparti, si sono disuniti, andando in affanno ed offrendo il fianco all’avversario galvanizzato. È stato un episodio sporadico, nato comunque da un errore di Ospina, straordinario nella parata su Majer quando ingenuo ed avventato nel commettere il fallo da rigore, decisamente evitabile. Un peccato veniale di un estremo difensore dalla grande esperienza, protagonista anche nel finale sulla conclusione di Tabanelli. Unici pericoli, tra l’altro, di un pomeriggio assolutamente tranquillo, nonostante il turn over massiccio. Ancelotti, quindi, può essere decisamente soddisfatto ed annotare tanti spunti interessanti a tre giorni dall’impegno casalingo contro il Cagliari ed a sette da quello contro il Brescia. Altri due impegni casalinghi, da non sbagliare assolutamente prima della Champions League. Non si può mollare nulla. 

Giovanni Spinazzola

22 Settembre 2019 18:51 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2019 18:51
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