Carissimi tutti,
avere tutti questi elogi e riconoscimenti ai medici fanno sicuramente piacere e inorgogliscono per l’appartenenza ad una professione difficile ma bella,irta di ostacoli ma con grandi soddisfazioni dove la più importante è quella di dare una mano a persone che soffrono. Noi come medici, gli eroi, i miti, idoli di oggi da emulare e da portare ad esempio però vorremmo fare a futura memoria qualche riflessione:
- ma siamo le stesse persone che sono aggredite, picchiate, minacciate ed hanno ricevuto insulti e che sono state identificate come il terminale di tutte le inefficienze della sanità italiana?
- ma siamo gli stessi che sono bersaglio di sedicenti associazioni e società che invitano a denunziare presunti casi di malasanità proponendo a costo zero cause contro i medici?
- ma siamo i medesimi che vengono identificati come baroni, ricchi , privilegiati da lussi ed agi?
- ma non siamo quelli che vengono messi all’indice come una casta chiusa che sono sordi alle richieste di aiuto che provengono dai cittadini?
- e last but not least (ultimo, ma non per importanza n.d.r.) non siamo sempre noi medici quelli che speculano sulla vita delle persone e non hanno un’etica e non hanno valori?
Ora tutti sono infervorati in questa onda di osanna verso i medici e tutti gli operatori della sanità magnificando il servizio sanitario nazionale dicendo che nessuno dimentichera’ mai questo periodo drammatico!!!! Cerchiamo allora tutti di avere memoria lunga e di non dimenticare che:
- la sanità in questi anni è stata saccheggiata da tutti i governi che si sono alternati negli ultimi venti anni ed è stato un bancomat dove prelevare denari e mai investire;
- aver creato 21 servizi sanitari differenti che sono disomogenei non garantisce assolutamente i livelli essenziali di assistenza e di fatto è implosa la sanità italiana senza alcun governo del sistema da parte dello stato;
- il taglio indiscriminato e non razionale dei posti letto ha portato al collasso gli ospedali con decine di barelle al giorno con deficit di assistenza strutturale;
- aver ridotto a poco più di 5.000 posti di terapia intensiva ha creato un imbuto che riduce la possibilità di un turnover adeguato di attività chirurgica mettendo a repentaglio la vita;
- la sanita’ territoriale è stata completamente abbandonata creando un’organizzazione ospedalo-centrica senza un’integrazione con l’assistenza domiciliare, una reale capillarizzazione delle residenze sanitarie assistite e gli hospice per i pazienti terminali;
- l’azione scellerata di non avere programmato l’esigenza reale di specialisti e di medici di medicina generale ha di fatto portato ad una carenza drammatica di medici formati tanto da essere costretti a catapultare oggi in piena emergenza specializzandi ed addirittura neolaureati nel circuito assistenziale, come se avessimo mandato al fronte reclute e non soldati esperti;
- il sistema di precarizzazione dei medici in questi anni ha umiliato i colleghi con anni di contratti a tempo definito e con sistemi di ghettizzazione del lavoro senza alcuna garanzia e tutela per il medico ed anche con un sistema di ricatti meschini verso i colleghi;
- la ricerca scientifica in italia è diventata la cenerentola con sottofinan- ziamenti (un ricercatore guadagna al mese meno di 1.300 euro) che di fatto ha azzerato tradizioni storiche del nostro paese.
Tutto questo scenario deprimente e nello stesso tempo mortificante per tutti ed in particolare per noi medici ci lascia sullo sfondo un interrogativo d rammatico e lacerante: speriamo che in questo periodo passato e nel futuro nessuno di noi sia stato e sarà costretto a dovere decidere chi curo e chi invece sono costretto a non curare. Non vogliamo scegliere chi salvare. Vi prego, carissimi tutti, non dimentichiamo questo periodo ed i nostri morti, impariamo da questa esperienza che la sanità è un bene essenziale senza il quale nessuno, neanche l’economia, può vivevere dignitosamente.