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Milan-Napoli: 1-0. "Nulla è perso quando ci credi" di Giovanni Spinazzola

12 Aprile 2023 23:59 —

Finisce con una sconfitta di stretta misura la gara di andata di questo storico quarto di finale di Champions League del Napoli. Un risultato che lascia intatte le speranze della squadra di Spalletti di poter ribaltare tutto nel match di ritorno in programma al Maradona martedì prossimo. Tuttavia sulla testa degli azzurri gravano due spade di Damocle molto pesanti. Non basta infatti la margherita da sfogliare sull’impiego o meno di Osimhen, come se non bastasse l’allenatore partenopeo dovrà fare a meno anche di Anguissa, espulso al 74’ per un doppio cartellino giallo, e a Kim anch’egli ammonito e diffidato. Due assenze pesantissime nell’economia del gioco del Napoli. Occorre però questo punto aprire una parentesi sull’arbitraggio, sì perché il Sig. Kovac ce l’ha messa tutta nel disorientare i giocatori in campo.  Nel primo tempo ha tollerato tutto senza alzare neanche un cartellino giallo e poi nella seconda frazione di gioco ha cominciato ad ammonire e in particolar modo i calciatori azzurri. Anguissa ha visto due volte il cartellino davanti ai suoi occhi e al 74’ si è visto sbarrare anche quello rosso, Kim più tardi è stato ammonito per proteste e diffidato salterà la partita di ritorno. E’ chiaro che il suo metro di giudizio ha influito sul modo di giocare dei partenopei che in definitiva sono stati “cornuti e mazziati”. Detto questo occorre dire che il Napoli non ha meritato la sconfitta giocando in maniera completamente opposta a quella disputata in campionato al Maradona contro i milanisti affrontandoli a viso aperto imponendo per larghi tratti il proprio gioco. Lobotka, Anguissa e Zielinski hanno preso in mano il centrocampo articolando le manovre con la consueta rapidità e stile. Purtroppo è mancato il finalizzatore. Kvaratskhelia ha fatto quello che poteva facendo ammattire Calabria mettendo in crisi la difesa avversaria che ha retto solo grazie ad un ottimo Maignan e alla sfortuna come nell’occasione della ghiotta occasione capitata al primo minuto quando il suo tiro in piena area rossonera è stato deviato quasi sulla linea di porta. Il georgiano però non ha avuto un appoggio di peso. Elmas non è una punta centrale e lo si è visto. Ingabbiato nella morsa dei difensori rossoneri non si è saputo districare facendo mancare la necessaria pericolosità in fase risolutiva. Sulla fascia destra Lozano ci ha messo un buon impegno ma è stato evanescente ed Hernandez ha avuto la meglio non disdegnando puntate offensive. Paradossalmente i pericoli per il Milan in attacco sono venuti da Di Lorenzo che ha impegnato il numero uno rossonero soprattutto nei minuti finali quando con la punta delle dita ha evitato il pareggio su gran tiro del capitano azzurro. Il Napoli ha avuto un cedimento solo negli ultimi cinque minuti della prima frazione di gioco quando ha subito la rete di Bennacer in contropiede, dopo aver perso il pallone in attacco su una leggerezza, e nel recupero è stato salvato dalla traversa su colpo di testa di Kjaer. La misura di questa ingiusta sconfitta è data in particolar modo dal 74’ in poi quando cioè Di Lorenzo e compagni si sono trovati a giocare in dieci; ebbene non solo hanno difeso con ordine ma hanno anche cercato di rendersi pericolosi. Spalletti gioco forza è stato costretto a rivoluzionare l’attacco a causa degli infortuni di Osimhen e Simeone. Falso nueve Elmas mentre sulla destra agisce Lozano e Kvaratskhelia sulla sinistra. Parte forte il Napoli che al 1’ crea una grossa occasione. Azione travolgente sulla destra il pallone finisce al centro dell’area milanista dove è ben piazzato Kvaratskhelia il tiro del georgiano viene respinto sulla linea, sulla ribattuta arriva Mario Rui che tira alle stelle. Al 3’ Anguissa da fuori costringe Maignan ad una difficile deviazione in angolo. All’11’ ancora un gran tiro da fuori di Zielinski e il portiere rossonero deve far sfoggio della sua bravura per evitare la capitolazione. Il Napoli tiene bene il campo e costringe il Milan sulla difensiva. I padroni di casa si fanno vivi al 25’ con Leao che parte da centrocampo resiste alla carica di due azzurri s’invola verso Meret e appena dentro l’area fa partire un tiro che sfiora il palo. Passato il pericolo il Napoli riprende a manovrare con efficacia ma è chiaro che la mancanza di una punta vera impedisce di essere più efficace in fase risolutiva. E’ proprio da un pallone perso davanti all’area avversaria che al 40’ fa scattare il contropiede rossonero con Bennacer che servito sulla destra solo in area realizza il goal del vantaggio nonostante il tocco di Meret con la gamba. Il vantaggio galvanizza la squadra di Pioli che al 46’ crea un'altra occasione con Tonali servito da Giroud ma il suo tiro è deviato provvidenzialmente in corner. Al 48’ altro brivido. Su angolo svetta di testa Kjaer che colpisce la traversa. Il secondo tempo inizia con un colpo di testa deviato con un balzo in angolo da Maignan. Due minuti dopo è Di Lorenzo ad impegnare l’estremo difensore rossonero costretto a deviare in corner un tiro del difensore azzurro. Al 74’ l’episodio che ha stroncato le velleità del Napoli di pervenire al pareggio. Fallo di Anguissa a centrocampo punito con il cartellino giallo, il secondo, e conseguente espulsione. Neanche un minuto prima Spalletti aveva spedito in campo Raspadori al posto di Lozano. E’ chiaro che a questo punto la priorità è diventata quella di portare a casa la sconfitta di misura. Eppure il Napoli non ha rinunciato a tentare di raggiungere il pareggio, tant’è che all’87’ Politano ha servito in area Di Lorenzo, pronto tiro e Maignan lo devia in angolo con la punta delle dita e un minuto dopo è Olivera che tocca di testa un altro cross di Politano sfiorando la traversa. Insomma una partita stregata con la consapevolezza però di una strada che in Champions può ancora essere percorsa anche se le assenze peseranno.

12 Aprile 2023 23:59 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile 2023 23:59
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