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Milan-Napoli: Un'altra occasione persa. L'editoriale di Giovanni Spinazzola

15 Aprile 2018 20:44 —

Un’altra occasione persa. Iniziano a diventare tante, troppe, soprattutto nelle ultime settimane per una squadra che ambisce a strappare il titolo alla Juventus. Il Napoli si ferma di nuovo, stavolta contro il Milan, l’ultimo grande ostacolo prima del big match del 22 aprile dell’Allianz Stadium. L’ennesima partita in chiaroscuro per gli azzurri, apparsi troppo nervosi e stanchi, con l’organizzazione di gioco – vero punto di forza della squadra di Sarri – andata a farsi benedire. Il trend delle ultime settimane è lì ad inchiodare i partenopei; i numeri sono freddi ma non mentono mai. Statistiche poco lusinghiere che raccontano di una difficoltà evidente iniziata lo scorso tre marzo; da lì in poi nove punti in sei giornate, con il terzo pareggio consecutivo in trasferta. Non si può essere certo contenti di questo risultato, anche perché le speranze scudetto sono ridotte al lumicino, ad una fiammella esposta ad un temporale. La Juventus, infatti, è volata a +6 dopo il successo contro la Sampdoria e servirà espugnare l’Allianz Stadium – cosa mai avvenuta fin qui – oltre ad un miracolo di quelli potenti per poter festeggiare a maggio. Insomma, potrebbe non bastare affidarsi a San Gennaro ma iniziare ad interpellare qualche collega del patrono per un lavoro a più mani. A Milano abbiamo visto il solito Napoli delle ultime settimane, sia negli uomini che nel gioco. Ormai l’undici solito viene modificato solo per cause di forza maggiore – infortuni e squalifiche – sennò si tira avanti fino a che i giocatori non esalino l’ultimo respiro. Stavolta il cambio obbligato ha visto Hysaj al posto di Mario Rui appiedato dal giudice sportivo, con ritorno in campo di Albiol e Jorginho. La squadra azzurra, però, non è pimpante ed ha faticato oltremodo anche contro il Milan, formazione di buona qualità disposta bene in campo da Gattuso. Ne è scaturita una partita senza grandi acuti, con un Reina decisivo ancora una volta (dove sono i detrattori dello spagnolo? Coloro pronti a crocifiggerlo in attesa di una papera perché in campo contro la sua futura squadra) in almeno tre occasioni, tutte nel primo tempo. Si è ben comportata anche la difesa, con un Albiol monumentale, bravo nell’annullare prima Kalinic e poi André Silva. I problemi sono nati dalla cintola in su. Jorginho si è acceso a sprazzi, Hamsik è poco continuo ed Allan è stanchissimo; il brasiliano non riesce più a fare filtro a centrocampo ed ormai sono più i palloni persi che quelli recuperati. Avrebbe bisogno di tirare il fiato, anche solo per una partita o due, per poter rigenerarsi; possibile che sia difficile capirlo? Perché Rog non gioca mai? Gran bella domanda, a cui – purtroppo – non possiamo rispondere. Andrebbero chiesti lumi a Sarri anche sull’utilizzo di Milik. Il polacco è il più in forma di un attacco apatico, con le polveri bagnate, incapace di bucare la porta avversaria. Eppure il numero 99 si deve accontentare degli spezzoni di gara nonostante ogni volta dimostri il suo valore ed il suo essere imprescindibile in questo momento. Donnarumma, per 90’ praticamente inoperoso, ha dovuto sfoderare un capolavoro per neutralizzare il polacco e salvare il Milan. Il punto conquistato a Milano con i rossoneri, in ottica scudetto, serve a pochissimo, praticamente a nulla se non a permettere ai bianconeri di mettere in frigo le bottiglie di spumante; il Napoli, però, deve uscire da questa mini crisi e provare a chiudere la stagione a testa alta, magari provando ad espugnare l’Allianz Stadium e regalare una gioia ai tifosi che dovranno ancora una volta ingoiare il boccone amaro del titolo a Torino.  

15 Aprile 2018 20:44 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile 2018 20:44
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