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SPORT

Napoli-Atalanta: 1-2. Per gli azzurri è via crucis

23 Aprile 2019 08:33 —

Un’altra delusione, l’ennesima, ed altri fischi piovuti sul capo degli azzurri, più della pioggia che è stata protagonista nel primo tempo del San Paolo. Doveva essere il lunedì del riscatto, la resurrezione di Pasquetta dopo la cocente eliminazione di Europa League ed invece si è trasformato tutto in un'altra via crucis, in un’altra serata di passione. Il Napoli, stasera, si è davvero superato. Avanti di un gol, è riuscito a perdere in casa pure contro l’Atalanta, una squadra organizzata, dal calcio molto apprezzabile, ma non proprio il Barcellona di Messi e Suarez. A Fuorigrotta abbiamo assistito ad uno scempio, con un leit motiv che si conferma tale da almeno due stagioni; gli azzurri, anche stavolta, hanno dato il via alla “sagra del gol sbagliato”. Si sono impegnati proprio tutti, con Mertens – nonostante il gol – e Milik attori protagonisti da premio Oscar. Gollini è stato bullizzato dagli attaccanti azzurri; tutti a calciargli addosso, Zielinski compreso. In una gara che ha visto la panchina punitiva per Insigne dopo quanto accaduto in Europa League, Mertens e Milik, la M&M’s azzurra, si è esibita in orrori grossolani davanti alla porta. Certo, il belga è andato in rete, ma ha sbagliato un’occasione davvero facilissima, proprio come i due polacchi, Zielinski e Milik e, come accade spesso nel calcio, ai tanti gol sbagliati è seguito quello subìto; non ha perdonato il grande ex, prima della rete della vittoria orobica che ha mandato in estasi la squadra di Gasperini, ora quarta a pari punti con il Milan. È fallito, quindi, il primo match point Champions League; la qualificazione non appare a rischio, però per l’aritmetica si dovrà aspettare almeno settimana prossima e la trasferta di Frosinone. Cosa sta accadendo al Napoli? Mancanza di motivazioni? Possibile, ma non sono più tollerabili brutte figure come quella contro i nerazzurri. Il secondo posto è diventato a rischio – l’Inter è lontana appena sei punti – ma i partenopei devono darsi una regolata; mancano cinque gare al termine del campionato e serve un’inversione di tendenza per chiudere questa stagione (il prossimo turno è contro il Frosinone ancora in lotta per la salvezza), la prima targata di Ancelotti, di transizione ma avara di soddisfazioni, almeno a testa alta. Non stiamo chiedendo mica la luna.  

Giovanni Spinazzola

23 Aprile 2019 08:33 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile 2019 08:33
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