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Napoli-Cagliari: 0-1. Partita stregata, pagato prezzo salatissimo

26 Settembre 2019 00:15 —

Tre punti persi. Il Napoli getta via una grande occasione cadendo in casa contro il modesto Cagliari in una partita strana, stregata, con la Dea bendata che ha voltato le spalle agli azzurri, baciando i sardi. Le statistiche, d’altronde, parlano chiaro; il 63% di possesso palla, 17 tiri a fronte dei cinque sardi, otto in porta ad uno – il gol – 13 calcio d’angolo e nessuna parata per Meret, con Olsen impegnato in otto occasioni. I numeri, certo, sono freddi, ma rispecchiano oggettivamente quanto accaduto sul terreno del San Paolo. Il Napoli è stato sfortunato, inutile nasconderlo, un qualcosa addirittura difficile da spiegare con la porta sarda protetta da una barriera invisibile, forse divina, chissà. Gli azzurri ci hanno provato in tutti i modi, con un finale all’assalto che ha solo prodotto la rete incassata su contropiede ed il rosso a Koulibaly (!) sventolato da un Di Bello davvero scadente, che ha lasciato perplessi sulla gestione dei falli e dei cartellini, fino all’avvallamento di ogni perdita di tempo da parte degli uomini di Maran. È una sconfitta dolorosa, dicevamo, perché il Napoli – in un colpo solo – perde tre punti nei confronti di Inter e Juve, con i bianconeri lontani quattro lunghezze ed i nerazzurri già sei. La peggiore delle notizie per una squadra che ha come obiettivo dichiarato lo scudetto. Ancelotti ha continuato con il turn over; ben otto i calciatori nuovi rispetto a Lecce, con riposo per Koulibaly e Fabian Ruiz e la coppia “leggera” in attacco, formata da Mertens e Lozano. Ebbene, non ha funzionato nulla. Se, infatti, il Napoli è stato sfortunato, è necessario affermare come la squadra partenopea abbia disputato una brutta gara, soprattutto nel primo tempo. Manovra farraginosa per la squadra partenopea, con poca velocità e nessuno spunto né di Insigne tantomeno di Lozano, con il messicano che mai è riuscito a sprigionare la sua velocità ed il cambio di passo. Ne ha usufruito il Cagliari, impegnato solo a difendersi con ordine, anche perché la costruzione del gioco, affidata a Zielinski, non è mai stata produttiva. Nella ripresa, però, la gara si è trasformata in un assalto al forte apache da parte dei gli azzurri, che hanno alzato la pressione fino a giocare a senso unico, con palle gol a iosa e non sfruttate. È mancato un po’ di cinismo, ed a nulla sono valsi gli ingressi di Llorente e Milik che hanno offerto anche la soluzione “cross in area” ai compagni. Lo spagnolo ed il polacco ci hanno provato, hanno messo in difficoltà la difesa sarda che ha incassato senza mai cadere. Ai punti, ne siamo certi, avrebbe vinto il Napoli ma il calcio non è la boxe ed il prezzo pagato è stato salatissimo. Siamo alla quinta giornata di campionato, però, e questa è certamente la notizia migliore per Koulibaly e compagni. Domenica si torna in campo, c’è il Brescia in un mezzogiorno di fuoco dove sarà vietato sbagliare. Ripartire, ad oggi, è la priorità.

Giovanni Spinazzola

26 Settembre 2019 00:15 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre 2019 00:15
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