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Napoli-Cagliari: 2-1. Ancelotti, "la squadra crescerà con l'arrivo di nuovi giocatori"

06 Maggio 2019 00:10 —

Carlo Ancelotti, tecnico del Napoli, ha commentato ai microfoni di Sky il successo in rimonta degli azzurri contro il Cagliari.

“Rigore? Difficile da valutare. Il dubbio c’è, ma non credo sia stato assegnato il rigore per fare un favore al Napoli. Tutti gli altri episodi contro cosa devo pensare, che l’hanno fatto a sfavore? È accaduto anche a noi contro la Juve con Meret”.

Raggiunto il secondo posto aritmetico. Era soddisfatto della prestazione dei suoi giocatori fino al gol di Pavoletti?

Nella prima parte della gara c’è stato impegno non dinamismo e velocità. Eravamo troppo statici, facevamo poco passaggi in avanti. Sul primo tiro in porta abbiamo incassato gol. Poi dopo la rete c'è stata più intensità nel nostro gioco. Al di là dell'episodio, meritavamo di vincere. Molto dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori. Younes gioca molto palla al piede, Insigne pure, anche se può attaccare la profondità; Verdi ha preferito fare giocate semplici. Tutto questo non ci ha permesso di verticalizzare".

Felice del gol di Insigne?

"Sì, mi è piaciuto perché gli ho chiesto se voleva tirare e mi ha risposto 'Perché non dovrei?'. Ha mostrato intraprendenza, coraggio e il gol l'aiuta. Questa settimana rasserena un po' tutti, lui e noi. C'è più chiarezza adesso".

Dove può migliorare questo Napoli?

"Abbiamo giocato il girone d'andata molto bene, poi vuoi il distacco dalla Juve vuoi alcune situazioni interne come l'infortunio di Albiol c'è stato qualche problema. C'è stato anche il problema Allan, che dopo le sirene di gennaio ha perso un po' di condizione".

Avete pagato la cessione di Hamsik?

"Sicuramente ha fatto una prima parte di stagione in cui ci ha aiutato molto, ma la cessione era logica. Abbiamo due giovani come Zielinski e Fabian, dobbiamo dargli il tempo di migliorare e trovare la posizione giusta. Entrambe, con caratteristiche diverse, possono trovarla. Il vero problema non è stato Hamsik, ma aver perso la motivazione forte. Il bilancio lo faremo alla fine. Proveremo a vincere le ultime tre".

E così faresti 82 punti, come al primo anno di Sarri al Napoli: ti interessa?

"No, sinceramente no (ride, ndr)".

Col mercato proverete a colmare il gap dalla Juve? Li sceglie Lei i calciatori da acquistare?

"I giocatori li scegliamo insieme. Abbiamo gente competente che gira in tutta Europa. La squadra crescerà con l'arrivo di nuovi giocatori, cercheremo di accorciare il distacco. Abbiamo avuto un calendario difficile all'inizio e questo ci ha fatto perdere qualche punto. La Juve ha fatto 30 partite di altissimo livello, è diventata veramente difficile pensare di stare attaccati".

Senti già tua la squadra?

"La sento mia, i giocatori mi sentono come allenatore. Mi piace molto questa squadra, così come l'ambiente. Mi piacciono anche le difficoltà trovate in questa stagione. Sono state difficoltà chiare che proveremo a limare la prossima stagione".

Lorenzo insigne, autore del rigore che ha chiuso la sfida sul 2-1, ha parlato anche del gol ma anche dell’incontro avvenuto in settimana con la società. Ecco le due parole ai microfoni della tv satellitare.

"Sono contento perché, essendo il capitano, è stata una responsabilità importante per me. Sono orgoglioso e contento di prendermi responsabilità, ci tengo tanto a questa maglia e farò di tutto per portarla in alto. Firmare il rinnovo? Sto aspettando il presidente. Io ho dato la massima disponibilità per continuare, spero che arrivi presto la firma. Sono cose private i nostri discorsi. La cosa importante è stata chiarirsi. Come ha detto Ancelotti in conferenza, nessuno di loro ha espresso la volontà di cedermi. C'è stata qualche incomprensione, l'importante è essersi chiariti e andare avanti".

Dries Mertens, sempre più “Ciro”, ha raggiunto Sallustro nella classifica marcatori all-time del Napoli con il gol segnato di testa – non proprio il suo piatto forte – che ha dato il momentaneo 1-1.

"Mi fa molto piacere entrare nella storia del Napoli, voglio continuare così. Stiamo trovando il gioco giusto, mi sta bene. Dobbiamo essere fieri del nostro secondo posto, siamo a +10 dal terzo posto, anche questa è una bella cosa. Differenze tra Sarri ed Ancelotti? Con Sarri si giocava più con la palla da dietro, facendo possesso, senza passaggi in verticale. Con Ancelotti invece siamo tanti in area. C'è un po' meno gioco, ma siamo più pericolosi davanti alla porta. A me piacciono entrambi i modi, con Ancelotti il mio ruolo è cambiato. Il posto dietro l'attaccante è mio, lo sto dimostrando, ho più libertà".

Giovanni Spinazzola

06 Maggio 2019 00:10 - Ultimo aggiornamento: 06 Maggio 2019 00:10
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