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Napoli-Fiorentina: 2-3. "Sogno sfumato" di Giovanni Spinazzola

10 Aprile 2022 19:51 —

Sfuma quasi definitivamente il sogno scudetto del Napoli in un pomeriggio di sole sotto i colpi spietati di una Fiorentina che ha avuto il merito di sfruttare in pieno le occasioni che le sono capitate, sì perché a parte le tre segnature i viola non hanno poi insidiato la porta di Ospina. Si sapeva che era una partita difficile contro una squadra veloce e spigolosa ma la concreta possibilità di lottare per la conquista del tricolore e l’ammirevole entusiasmo dei tifosi che hanno gremito il Diego Armando Maradona fornendo un meraviglioso colpo d’occhio che non si vedeva da tempo potevano fornire da grimaldello per conquistare i tre punti. Il Maradona, già! Se ci si sofferma un attimo a pensare ai punti regalati e alle opache prestazioni fornite nel proprio stadio c’è da uscire pazzi. A conti fatti lo scudetto si è in pratica perduto proprio nelle partite casalinghe e francamente non se ne capisce il motivo, ci vuole l’intervento di uno psicologo per capire il perché. Una partita che era cominciata con il piglio giusto con tre grandi occasioni e non realizzate per un nulla ma soprattutto una Fiorentina che ogni volta che gli azzurri, oggi in maglia rossa, si proiettavano in attacco veniva sistematicamente superata dalla velocità di Osimhen e Insigne tanto da far pensare che da un momento all’altro dovesse capitolare. A centrocampo Lobotka dominava sventagliando palloni a destra e a manca e ad incunearsi nella retroguardia avversaria con ubriacanti azioni personali tali da metterli in difficoltà. Purtroppo lo slovacco non è stato sufficientemente supportato da Fabian Ruiz e Zielinski. Lo spagnolo si vede che non è in buone condizioni fisiche e la conferma è venuta subito quando al 12’ si è trovato solo in area nella condizione di tirare in porta; ebbene invece di scaricare una delle sue proverbiali saette ha esitato preferendo passare il pallone ad un compagno facendo sfumare un’occasione d’oro per sbloccare il risultato. Il polacco invece non si è quasi mai fatto notare non solo in fase di costruzione ma anche in quella di appoggio all’attacco. La Fiorentina che pareva sull’orlo di un brutale KO ha capito quali erano i punti deboli degli azzurri e facendo leva sulla velocità e sulla buona tecnica dei suoi giocatori al 28’ faceva girare dalla parte sua la partita andando in vantaggio con una rete di Gonzales. E qui ecco la seconda chiave di lettura della gara: la giornata storta dei difensori. Il goal del giocatore viola è nato da una gran confusione nell’area napoletana con un pallone che è finito dalle sue parti lasciato solo dall’errata posizione dei difensori; controllo gran botta e palla che finisce sotto la traversa di un incolpevole Ospina. Stessa situazione nell’occasione del raddoppio con Ikonè lasciato solo in area sulla sinistra. Rrhamani non è stato sempre molto lucido nel chiudere i varchi, Koulibaly sembrava svagato e timoroso, Mario Rui è stato efficace nelle discese verso l’area avversaria creandosi tra l’altro una gran bella occasione al 33’ per pareggiare ma la conclusione non è stata brillante e Zanoli ha confermato di avere buone qualità ma deve ancora crescere e non ha la velocità di Di Lorenzo. Tutto questo per dire che se la prestazione dei difensori fosse stata all’altezza delle loro possibilità avrebbe impedito alla Fiorentina il raddoppio facendo svanire la prodezza di Mertens che, entrato al 55’ al posto di Fabian Ruiz, aveva concretizzato un’azione spettacolare mettendo in sesto le sorti della gara. Gli ospiti poi hanno avuto anche dalla loro la dea bendata quando al 72’ una scivolata di Lobotka ha spianato la strada a Cabral verso la terza segnatura. La splendida rete realizzata da Osimhen è arrivata troppo tardi acuendo così il rammarico di aver perso non solo una partita che poteva finire diversamente ma anche le possibilità di quanto meno dare fastidio alle due milanesi nella corso verso il titolo tricolore.

 

10 Aprile 2022 19:51 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile 2022 19:51
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