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NAPOLI-FROSINONE: Milik lancia il guanto di sfida a Mertens e all'intera serie A

08 Dicembre 2018 22:14 —

Il Napoli cala il poker sul prato verde del San Paolo e stende il Frosinone con due gol per tempo. Una pratica archiviata in scioltezza, con gli azzurri che dimostrano di aver mandato a memoria l’insegnamento post Chievo Verona. Ancelotti presenta al San Paolo i tre rinforzi invernali della squadra, con un mese d’anticipo rispetto alla sessione di calciomercato; ovviamente ci riferiamo ad Alex Meret e Faouzi Ghoulam, partiti addirittura dal 1’ e ad Amin Younes, subentrato a gara in corso per prendere confidenza con il suo nuovo pubblico. Più belli di un Trilogy, sicuramente più funzionali, soprattutto nell’ottica del turn over calcolato di Carlo Ancelotti. Un 4-0 rotondo, netto e meritato, con un Milik sugli scudi autore di una doppietta ma, soprattutto, con il duo algerino Ghoulam-Ounas a far danni su entrambe le fasce. Due assist ed un gol sfiorato per il terzino, con tanto di partita finita con fascia di capitano al braccio, e gran gol dell’esterno, un siluro da 25 metri che ha solo impreziosito una gara davvero molto positiva, a tratti devastante. Sette i cambi rispetto alla partita di lunedì sera, effettuati soprattutto in ottica Champions League, ma la squadra ha dato dimostrazione di forza, stavolta mostrando un cinismo proprio delle grandi formazioni, di quelle in lotta per tutti gli obiettivi senza distinzione alcuna. L’avversario morbido di certo ha aiutato il lavoro di Ancelotti ma anche il Chievo lo era e tutti sappiamo com’è andata a finire. Mario Rui, fin qui, è stato interprete eccezionale del ruolo, addirittura il migliore contro l’Atalanta, ma con Ghoulam si è vista una spinta più poderosa sulla corsia mancina, un Napoli addirittura che filava come un treno, devastante ed anestetico per i poveri avversari ciociari; Younes, poi, subentrato a gara in corso, ha solo acuito il disagio degli uomini di Longo, mettendo a ferro e fuoco la fascia destra avversaria, con giocate di fino a mostrare subito la grande tecnica di cui è dotato. Giudizi, quindi, molto lusinghieri e positivi per i due, sicuramente due frecce dalla punta avvelenata per Re Carlo in chiave campionato, almeno nell’imminenza. Su Meret, invece, non possiamo certo esprimerci; valutazione sospesa e rinviata, quindi, perché il classe ’97 è stato praticamente per nulla impegnato. Ottimo, invece, il voto per Arek Milik, sbloccatosi contro l’Atalanta con un gol da tre punti e pungente contro il Frosinone come il più cattivo degli scorpioni, lo Scorpione Giallo Death Stalker; il polacco ha superato il momento negativo ed ha lanciato il suo guanto di sfida a Mertens e, soprattutto, all’intera Serie A. D’altronde il numero 99 è già a quota sette centri in campionato, al pari di Insigne e Dries ed a sole tre lunghezze da Ronaldo e Piatek. Ancelotti può solo fregarsi le mani e preparare nel migliore dei modi la sfida al Liverpool; quella è gara decisiva di coppa, ad Anfield non si può proprio sbagliare. Da martedì sera, poi, pensiero al Cagliari, capace di rimontare in inferiorità numerica la Roma. Sarà altra battaglia, ma è bene pensare ad un match per volta. 

Giovanni Spinazzola

08 Dicembre 2018 22:14 - Ultimo aggiornamento: 08 Dicembre 2018 22:14
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