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Napoli-Milan: 1-3. Gattuso, "Si deve pensare come una testa sola, non con tante teste"

22 Novembre 2020 23:53 —

Gennaro Gattuso è deluso ed arrabbiato nel post gara di Napoli-Milan. Ecco la sua analisi ai microfoni di Sky.

“Ci siamo fatti male da soli, abbiamo creato, fatto tutto noi. Mi interessa poco della prestazione dei singoli, non mi soffermo sull’errore individuale. Dobbiamo alzare l’asticella, perché c’è un avversario importante accade sempre qualcosa. Ci dobbiamo prendere le nostre responsabilità, ognuno le sue, io in primis. Forse non riesco a far interpretare le partite ai ragazzi in un determinato modo. Ci manca qualcosa, è necessario esserci con la testa, stare sul pezzo, arrivare alle gare con un occhio diverso. Pensiamo che giocando bene si vince, che la vittoria arrivi solo con la tecnica. Ed è da tempo che accade. Io faccio le scelte, io guido questa squadra e vedo atteggiamenti che mi fanno star male, mi rimangono dentro, non mi piacciono. Batto su questo punto da mesi e dobbiamo cambiare il prima possibile”.

L’analisi dell’episodio Koulibaly-Ibrahimovic. “Non ne voglio parlare. Certo che in tv sembra una gomitata alla Mike Tyson. Ma non si deve pensare a questo, piuttosto a quello che c’è da fare, tenendo sempre il coltello tra i denti”.

“Ibrahimovic? Condivise cose importanti con lui, resterà sempre amico mio. Zlatan è più forte ora rispetto a 10-12 anni fa ed il Milan crede in lui. Non sono la squadra più forte ma fanno tutto con il veleno. Noi dobbiamo invece fare un passo in avanti come mentalità, spesso tendiamo a fare troppo i professori. Spesso bisogna dirsi le cose in faccia e non pensare vada tutto bene, sto dicendo cose giuste che sento dentro”.

Il tecnico, poi, analizza la gara più nel profondo. “Bisogna ragionare e giocare da squadra, pensando al noi e non all’io. Ed invece spesso ho questa sensazione, che si pensi all’io. L’avevano preparata per far giocare Manolas e non Koulibaly. Si vince quando si gioca con il coltello tra i denti”.

“È una mentalità che abbiamo da tempo, ecco perché sostengo come io sia il primo responsabile. Si deve stoppare subito, ma a volte è dovere di allenatore andare al dialogo”.  

Mancanza di Osimhen. “Mi piace far giocare le mie squadre, sono giovane, ho una mentalità diversa rispetto a quando giocavo. Ciò nonostante, non posso accettare di non vedere la mia squadra con il coltello tra i denti, voglio vedere i calciatori giocare da squadra. A volte facciamo i professori, stiamo lì con l’arbitro e questi atteggiamenti non vanno bene. Il Napoli, qualitativamente, ha fatto ciò che doveva se analizziamo la partita. Ma, da sola, quella non basta, serve di più. Tutti i discorsi, poi, vanno bene, a partire da quello su Osimhen ma ho capito qual è il problema. Si deve pensare come una testa sola, non con tante teste”.

Anche Andrea Petagna ha commentato la gara ai microfoni di Sky.

“Siamo una squadra forte ed il ko non deve cambiare i nostri obiettivi. Dovevamo essere più cinici, anche oggi ottima gara”.

“Mancato furore agonistico? Noi andiamo in campo e noi siamo i responsabili, dobbiamo mettere qualcosa in più. Mancato ultimo passaggio ed il tiro. Il campionato, però, è lungo. Ora c’è la Roma ma prima la sfida fondamentale di Europa League”. 

“Terzo ko stagionale in casa? Dobbiamo lavorare, ne siamo consapevoli; dovremo fare ciò che ci chiede Gattuso. Alla lunga i risultati arriveranno perché siamo forti. Ci stiamo adattando al modulo nuovo”.

Giovanni Spinazzola

22 Novembre 2020 23:53 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre 2020 23:53
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