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Napoli-Sampdoria: 2-0. E ora pensiamo al Liverpool

14 Settembre 2019 23:23 —

Il Napoli è tornato alla vittoria in Serie A ed ha riscattato il passo falso di due settimane fa. Buona la prima, quindi, al San Paolo, in uno stadio ristrutturato dopo le Universiadi e, finalmente, un po’ più a portata di tifoso, con gli spogliatoi pronti dopo le polemiche degli scorsi giorni. Una buona cornice di pubblico quella che ha offerto l’impianto di Fuorigrotta, segnale evidente di come i tifosi siano sempre vicini alla squadra; all’esterno dell’impianto, in coda per superare il varco d’ingresso, ci siamo imbattuti anche in tre ragazzi belgi (due donne ed un uomo), con la maglia di Mertens indosso. E proprio il folletto numero 14 ha deliziato i suoi connazionali ma tutto il popolo azzurro con una partita da autentico protagonista; doppietta che ha steso la Sampdoria ed una traversa che sarebbe valsa l’hat trick, la tripletta, con tanto di pallone a casa. Il bomber si è caricato sulle spalle la squadra ed è stato decisivo in una gara che ha visto Ancelotti tornare al 4-4-2 dopo l’esperimento del 4-2-3-1 visto nelle prime settimane. James Rodriguez non è arrivato (a proposito, chi ha visto il Real Madrid non ha potuto non tirare un sospiro malinconico per il suo mancato arrivo) e, con gli uomini a disposizione, il 4-3-3 oppure il 4-4-2 sono i moduli che meglio si sposano con le esigenze della squadra. Non sono mancate le novità; Lozano seconda punta accanto a Dries e, soprattutto, Elmas in mediana al posto di un affaticato Allan. E proprio il macedone ha incantato i tifosi partenopei; una personalità da calciatore consumato (ha, però, 19 anni) una visione di gioco molto interessante e la percezione di margini di miglioramento davvero vasti. Elmas ha mostrato un’ottima tecnica di base, cercando spesso il dialogo e l’uno-due con i compagni ma anche una dote da incontrista puro, andando a mordere le caviglie di qualsiasi avversario gli sia capitato a tiro. E la porta inviolata è anche merito suo, di un filtro maggiore a centrocampo, oltre che di un gran miracolo di Meret e di un Koulibaly cresciuto in condizione, decisamente più sicuro ed attento, meno svagato. Tante le indicazioni utili ed interessanti per Re Carlo, da sviluppare nel suo ufficio di Castel Volturno, insieme al figlio ed allo staff tecnico; Lozano diventa letale ed imprendibile palla al piede quando può scatenare la sua velocità ed i cavalli che ha nel motore. Di contro, appare depotenziato; non è un caso, infatti, che abbia dato il meglio di sé partendo largo oppure tra le linee, con almeno 20 metri di campo davanti. In crescendo anche la condizione di Fabian Ruiz, così come quella di Giovanni Di Lorenzo, assistman in occasione dell’1-0 partenopeo. Sottotono, invece, Piotr Zielinski; il polacco non ha mai dato l’impressione di innestare le marce alte, spesso risultato abulico ed assente nel gioco di squadra. Un po’ meglio nella ripresa, soprattutto dopo il suo spostamento al centro, ma da un ragazzo con le sue qualità ci si aspetta sempre di più. Menzione finale per Fernando Llorente; il Re Leone si è presentato ai suoi nuovi tifosi come meglio non avrebbe potuto. Alla prima occasione utile, s’è avventato come un falco su un pallone vagante in area, ha evitato l’intervento del portiere e servito la sfera al compagno meglio piazzato per il 2-0. Gran gesto d’altruismo, decisamente poco consueto per i centravanti; ed invece Llorente ha mostrato subito le sue doti di uomo d’area pronto a mettersi al servizio dei compagni. Gol a parte, il bomber ha regalato anche un punto di riferimento per i compagni, piazzandosi nel cuore dell’area di rigore e prendendo posizione in ogni azione offensiva degli azzurri. Se il buongiorno si vede dal mattino, lo spagnolo sarà davvero una pedina fondamentale. Intanto, con la Juve a -1 e l’Inter a -3, è già tempo di pensare alla Champions League; martedì arriva il Liverpool Campione d’Europa al San Paolo e sarà una serata da brividi dove non si potrà sbagliare.

Giovanni Spinazzola

14 Settembre 2019 23:23 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre 2019 23:23
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