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Napoli-Udinese: 2-1. "Ancora troppi errori e un primo tempo insufficiente" di Giovanni Spinazzola

19 Luglio 2020 22:28 —

Il Napoli torna al successo dopo due pareggi consecutivi e liquida la pratica Udinese solo in pieno recupero, al 95’ ribaltandola completamente dopo lo svantaggio iniziale. Un successo meritato a metà, perché i partenopei giocano una discreta partita pur con qualche errore di troppo. Il primo tempo non è eccezionale per gli azzurri, che vanno pure sotto con Lasagna, dopo un errore di posizionamento della difesa. Manolas in uscita, Koulibaly a scalare sulla destra e Mario Rui al centro; morale della favola? Gol incassato dall’accorrente De Paul, che nessuno si è preso la briga di seguire, con tardivi i tentativi di toppe da parte del terzino lusitano e di Insigne. Molto male, quindi, con le coperture preventive saltate anche a centrocampo, considerato come il 10 udinese sia partito dalle retrovie. Di fatto all’unica occasione ospite gol incassato con Gattuso che non di certo non l’abbia presa bene. L’ingresso di Milik al posto dell’infortunato Mertens – stavolta decisamente voglioso – ha portato al gol del pareggio e da allora la squadra ha iniziato a girare meglio. Possesso palla a favore dei partenopei, con Lobotka a smistare il gioco; Fabian Ruiz ha disegnato calcio, mentre Zielinski era decisamente in palla ed ha sovrastato il reparto avversario. Il Napoli però ha faticato più del dovuto perché ha sfruttato poco le fasce; pochissime sovrapposizioni da parte dei terzini, Hysaj in primis, con una densità elevata al centro del campo che ha solo agevolato il gioco dei friulani. Mario Rui, invece, si è messo in evidenza soprattutto per azioni personali, con la rete sfiorata in due occasioni. Serviva quindi la giocata dei singoli e ci ha provato Zielinski; il polacco, però, ha solo aggiornato il conto dei legni in stagione, arrivato all’incredibile quota di 23, con la sassata dalla distanza deviata da Musso. Nel finale è poi arrivato il colpo di Politano, il primo con la maglia del Napoli. L’ex Inter ha sfoderato un gran tiro dal limite dell’area, la specialità della casa, ed il palo – stavolta benevolo – ha spinto il pallone in rete al 95’. Un successo che ai fini della classifica conta poco, nulla ma è decisamente importante per l’autostima, per la squadra e per l’esterno festeggiatissimo da tutto il gruppo azzurro. Ora testa al Parma, dove sarà assente Milik perché squalificato e massima concentrazione per il finale di stagione e per il Barcellona, per quell’ottavo di Champions League che non è impossibile.

19 Luglio 2020 22:28 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio 2020 22:28
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