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SPORT

Napoli-Udinese: 3-2. "11° vittoria consecutiva"di Giovanni Spinazzola

12 Novembre 2022 19:11 —

Undicesima vittoria consecutiva per gli azzurri e primato in classifica rafforzato prima della sosta per il Mondiale, ma stavolta i ragazzi di Spalletti si sono…divertiti a mettere sotto pressione le coronarie dei tifosi. Già, perché fino al 79’ Il Napoli aveva in pugno la partita, conduceva con tre reti di vantaggio ed aveva sfiorato la quarta rete in almeno due grosse occasioni più per leziosità che per sfortuna o altro; ed invece in quei dieci minuti ha rischiato davvero di mandare tutto a monte. Cos’è successo? Semplice, la squadra ha capito di poter disporre del proprio avversario a suo piacimento e si è distratta calando il ritmo e giocando con un po' troppa sufficienza. L’Udinese però è squadra coriacea e lotta fino all’ultimo, così approfittando della freschezza e della bravura di Nestorovski e Samardzic e della serata un po' grigia di Kim hanno sferrato un uno-due che ha rimesso in bilico la partita. Da quel momento il Napoli ha dovuto stringere i denti per portare a casa il prezioso successo. E’chiaro che su tutto ciò hanno inciso una serie di fattori: 1) la stanchezza dei giocatori, in particolare di Lobotka e Kim, che fin qui hanno corso come dannati ma essendo degli esseri umani e non dei robot sono arrivati a questo punto non certo freschi e lucidi; 2) l’imminente inizio dei Mondiali. Certo i giocatori del Napoli impegnati nella rassegna iridata sono solo cinque però certe amnesie e incertezze devono aver pesato nella mente del coreano e dell’uruguaiano (Olivera) impedendo loro di esprimersi al meglio. Tutto ciò comunque va ricondotto solo agli ultimi 10’ finali perché il Napoli fino a quel punto aveva domato un avversario veloce, ben impostato e capace di creare grossi grattacapi, tant’è che sono stati proprio i bianconeri a farsi sentire. Al 6’ Meret deve uscire con i piedi fuori dall’area di rigore a interrompere l’azione di attacco avversaria e al 7’ su un cross dalla sinistra deviazione di Deulofeu a distanza ravvicinata e Meret salva. Il Napoli cerca di imbastire il proprio gioco ma i bianconeri sono attenti. Ci pensa però Osimhen al 15’ a sbloccare il risultato con un chirurgico colpo di testa su un gran bel cross lungo di Elmas, che ha sostituito Kvaratskhelia ancora alle prese con la lombalgia, dalla sinistra. Gli azzurri ora controllano la gara mentre gli ospiti si affidano allo spagnolo per riagguantare il risultato. Tuttavia al 26’ doccia fredda per la squadra di Sottil, Deulofeu s’infortuna alla caviglia e deve lasciare il campo tra le lacrime. Quattro minuti più tardi il Napoli confeziona un’azione spettacolare. Osimhen ruba palla a centrocampo con un tacco serve Lozano che appena fuori l’area avversaria serve Zielinski, gran botta del polacco ed è il raddoppio. Nei minuti finali i ragazzi di Spalletti hanno anche una grossa occasione per fare tris. Osimhen s’invola sulla sinistra Lozano è solo in area ma il servizio del nigeriano verso il messicano è intercettato dalla difesa. La ripresa inizia con Mario Rui al posto di Olivera che non aveva demeritato, probabilmente l’allenatore azzurro uscito Deulofeu voleva imporre più velocità sulla fascia. Al 47’ l’Udinese si rende minacciosa con un gran tiro di Lovric che Meret devia in corner. Passano dieci minuti e il Napoli cala il tris con un contropiede da manuale. Anguissa lancia Elmas che entra in area e sferra un gran tiro imparabile. L’Udinese accusa il colpo e il Napoli domina tanto da sfiorare la quarta rete con Elmas il cui tiro viene respinto da Silvestri con una gran parata che si ripete sulla ribattuta di Osimhen pochi minuti più tardi con Anguissa che in contropiede invece di servire Politano solo sulla fascia ha il torto di voler sfondare in area attorniato da un nugolo di avversari. L’Udinese sembrava sull’orlo della disfatta ed invece al 79’ Nestorovski, da poco entrato, si avventa su una sponda di Success e con un gran tiro da fuori area infila Meret. Neanche un minuto dopo e Kim si fa rubare il pallone sulla tre quarti da Samardzic che s’invola verso l’area azzurra e batte Meret imparabilmente. Da qui nasce una partita di sofferenza. Il Napoli di quest’anno però non è quello dello scorso anno che sul 3-0 si fece rimontare dall’Empoli, questi giocatori si rimboccano le maniche, lottano anche con i denti pur di conquistare il successo e al triplice fischio il tripudio tra canti e balli e un arrivederci a Gennaio dopo il Mondiale.

 

12 Novembre 2022 19:11 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre 2022 19:11
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