I Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, con il supporto delle compagnie di Casoria, di Castello di Cisterna e dell’elinucleo di Pontecagnano, hanno dato esecuzione a un decreto di fermo emesso dalla D.D.A. di Napoli a carico di tre elementi del clan “Moccia”, attivo nel territorio di Afragola. Sono ritenuti responsabili di tentata estorsione aggravata da finalità mafiose ai danni dei titolari di un ingrosso di frutta e verdura. Continue le minacce, nell’arco dell’ultimo mese, volte a ottenere il pagamento di 12.500 euro per continuare a portare avanti tranquillamente la loro attività e “per sostenere i carcerati”. Spezzato il giogo del racket, i carabinieri hanno associato i tre al centro penitenziario di Secondigliano, dove restano dopo la convalida delle misure da parte del GIP di Napoli. Nel corso di perquisizione domiciliare nell’abitazione di uno degli arrestati, svolta durante l’esecuzione del fermo, i militari hanno inoltre rinvenuto e sequestrato una semiautomatica di fabbricazione slava con matricola abrasa e 4 cartucce nel serbatoio.