Sulle barelle al Cardarelli non mancano le polemiche neanche tra i sindacati interni all'Azienda. Se Franco Verde, Segretario provinciale dell'ANAAO punta il dito sulla "politica deficitaria regionale ed aziendale" ritenendo singolare che l'organico dell'osservazione breve (OBI), potenziato da 32 a 58 medici, non riesca a fermare i ricoveri, l'Anpo, la Cgil Cisl Uil Medici Aziendali e la Fassid Area SNR e Fesmed Aziendali, si schierano apertamente con la Direzione Generale dell'Azienda e stigmatizzano la posizione di Verde e dell'ANAAO. In un comunicato diffuso si legge: "Le scriventi OOSS non possono non stigmatizzare l’incomprensibile esternazione odierna dell’Anaao, che infila una serie di gravi inesattezze strumentali e tendenziose. A fronte di un confronto quotidiano, spesso anche vivace con la Direzione Generale teso a modificare nel profondo l’assistenza sanitaria a vantaggio dei cittadini e le condizioni di lavoro degli operatori, non si trova di meglio che sollevare polveroni artificiosi che non servono a nessuno tanto meno ai pazienti per i quali ci battiamo tutti i giorni. Corre l’obbligo di precisare che l’Obi 2 non è più un reparto d’urgenza e che i medici di ps e Obi sono attualmente 44. Ma tant’è. Ribadiamo il nostro impegno in uno con la Direzione Generale a migliorare in modo strutturale l’assistenza quotidiana dei pazienti e siamo vicini a tutti gli operatori sanitari che si spendono senza riserve per fare del Cardarelli un presidio ancor più di eccellenza, in particolare modo oggi dopo la giornata impegnativa appena trascorsa".