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SALUTE

Napoli: Cardarelli, “congestionamento” del Pronto Soccorso. La Direzione: "Oltre il 60% degli accessi è da considerarsi improprio"

08 Gennaio 2019 19:56 — Verdoliva: "Grazie a tutti gli operatori, noi lavoriamo per garantire salute, assicurando ai pazienti - anche in momenti straordinari - la necessaria assistenza".

Enorme afflusso, situazione complessa ma sotto controllo grazie ai protocolli di gestione dell’emergenza. Anche oggi il Cardarelli, come altri DEA di I e II livello della Regione Campania, continua ad essere sotto pressione a causa dell’altissimo numero di accessi degli ultimi giorni, fenomeno che si era notevolmente ridotto dall’ottobre u.s.; tale superafflusso coincide con il picco influenzale che in questa settimana era atteso e che trova conferma nelle patologie che giungono al PS e per le quali necessita il ricovero in area di emergenza ovvero in area specialistica. Il dato attenzionato riguarda, come è ovvio, il numero di barelle nelle unità operative dell’area di emergenza, che ha superato alle ore 8,00 di questa mattina la soglia di criticità “rossa” (< 40)*1. Le azioni messe in campo, predisposte preventivamente con disposizioni che, da tempo, pianificano quanto necessario in casi di superafflusso, stanno consentendo di liberare un discreto numero di posti letto, che certamente non riduce l’allerta di queste complesse giornate, ma alleggerisce la pressione sul pronto soccorso e diminuisce il numero di barelle per il quale resta alle ore 17,00 - complessivamente – una criticità “gialla” (< 30)*1. *1 le soglie di criticità stabilite in base all’esperienza di barelle nell’area di emergenza sono: fisiologica < 10; verde < 20; gialla < 30; arancione < 35; rossa < 40; rossa+ > 40; La Direwzione Generale evidenzia l’alta percentuale di pazienti - dimessi nelle prime 2/6 ore o comunque non oltre le 12 ore dal P.S. - con valori pari al 61%; tali accessi - da definire “inappropriati” - generano l’”affollamento” ovvero il “congestionamento” del Pronto Soccorso con gravissime ripercussioni sui tempi di attesa, sui tempi di trattamento complessivo nonché sul sovraffollamento delle aree di attese sia degli accompagnatori ma – soprattutto – dei pazienti. Gli accessi “inappropriati” incidono, poi, sugli operatori sanitari (medici, infermieri, operatori sociosanitari) che sono costretti a visitare / a trattare / a governare un maggior numero di pazienti in altissime condizioni di stress temporale; per quest’ultima difficoltà la Direzione strategica ha autorizzato l’integrazione di operatori sanitari per ogni turno fino al rientro delle soglie stabilite per la dichiarazione di “crisi”. Da questa mattina, inoltre, è scattato il protocollo di “blocco ricoveri programmati”, così che l’Ospedale possa far fronte a questo momento di “crisi” in modo dedicato e totale, contribuendo a ridurre quanto più possibile il disagio ai cittadini/pazienti che scelgono di affidarsi al Cardarelli. «Colgo l’occasione – dice il direttore generale Ciro Verdoliva - per ringraziare tutti gli operatori sanitari che, come sempre, affrontano i periodi di super afflusso con la massima concentrazione e disponibilità finalizzata a fornire, anche in questi casi, il miglior servizio. Ma questi momenti di super afflusso, in coincidenza del picco influenzale, riguardano la Campania come le altre regioni d’Italia; noi lavoriamo per garantire salute, assicurando ai pazienti - anche in momenti straordinari - la necessaria assistenza. Ancorché sotto pressione non respingiamo nessuno ma, anzi, accogliamo e curiamo con la professionalità che ci contraddistingue da decenni».

08 Gennaio 2019 19:56 - Ultimo aggiornamento: 08 Gennaio 2019 19:56
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