«Non apprezzo che si faccia politica sulla salute dei cittadini, cercando di cavalcare il malcontento e, dove possibile, addirittura creandolo. Forse sarebbe il caso di smetterla, perché a furia di gettare fango il rischio è di sporcarsi». Questo il primo commento del direttore generale del Cardarelli Ciro Verdoliva, allibito difronte alle affermazioni della consigliera regionale Valera Ciarambino. «Purtroppo queste situazioni di enorme afflusso sono fisiologiche nel mese di gennaio. Ho visto questo atteggiamento molte volte su altre questioni, ma io non sono disposto a tollerare che si getti fango sull’enorme sforzo prodotto dai nostri medici, infermieri e operatori socio sanitari per tenere testa a questa straordinaria ondata di ricoveri. Si vuole far credere che il Cardarelli sia come una barca che incamera acqua da ogni parte e che per questo abbia le pompe di sentina aperte, non è così. La mia decisione di integrare i turni ha una ragione ben diversa. Se ho scelto di mettere maggiori forze in campo è perché al cospetto della tempesta ci si prepara all’impatto. Se non avessimo deciso di potenziare i turni ci saremmo trovati catapultati nel passato, la differenza è proprio questa: oggi governiamo le emergenze, non le subiamo passivamente. E’ realmente triste constatare – conclude Verdoliva – che certa parte dell’opposizione sia ancora ai “gironi danteschi”. Non amo la polemica, ma voglio che sia ben chiaro che il lavoro dei cardarelliani non può essere gettato alle ortiche per il tornaconto di questo o quel politico. Non sono nato ieri, e so bene che ci avviamo verso un periodo elettorale particolarmente caldo, ma non può essere questo il modo né il contesto. La mia speranza è che, almeno sul tema della salute, si voglia fare squadra. Mi rivolgo invece ai cittadini nel dire: se avete difficoltà o riscontrate problemi fatevi avanti. Riferitevi al nostro ufficio di relazioni con il pubblico, mandateci una mail. Usate tutti i nostri canali istituzionali, sapremo dare una risposta a tutti».