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FOOD&DRINK

Napoli: Da Bob Sinclair a Martin Garrix tutti pazzi per la pizza di Alberto e Mario Arino a La Caraffa

16 Ottobre 2017 15:40 —

“I Fatti di Napoli” racconta oggi l’incontro con Alberto e Mario Arino, noti imprenditori di successo nel campo della ristorazione e titolari, sin dal 21 giugno del 1981, della celebre pizzeria “La Caraffa”, sita in via Piave 41, a due passi dal centro del Vomero. Sebbene oggi “La Caraffa” sia un locale conosciutissimo da tutti gli amanti della pizza, la storia di Alberto e Mario è caratterizzata da umili sviluppi che hanno fatto del lavoro e del sacrificio la base di partenza del successo raggiunto oggi. Alberto infatti, a soli tredici anni lavorava nella zona di Cappella Cangiani in quello che ancora oggi sorridendo continua a chiamare “o puost’”, dove vendeva tutti i giorni i frutti di mare mentre il fratello Mario frequentava l’istituto alberghiero. I due fratelli avevano rispettivamente 19 e 16 anni quando la madre, nella strada che li conduceva al Vomero da Soccavo, intravide un locale da affittare in via Piave per avviare un’attività per i propri figli. È da quel momento che iniziò un progetto che di lì a poco avrebbe rivoluzionato la storia della pizza a Napoli. Mario imparò gradualmente l’arte della pizza, cominciando dall’impasto sino ad affinare progressivamente la sua tecnica, che al contempo venne trasmessa al fratello Alberto, oggi uno dei pizzaioli più premiati della città con riconoscimenti nazionali ed internazionali. Il successo degli anni ottanta e novanta, infatti, ha caratterizzato la storia de “La Caraffa” a Napoli ed in tutta la Campania, rendendo questa pizzeria un punto di riferimento per generazioni di giovani e meno giovani, intenti alla ricerca della tradizione e della qualità della Regina napoletana. Nel frattempo Alberto, viaggiando come stesso lui racconta “cu’l’acqua e à farin’” per tutti e cinque i continenti, ha esportato la cultura della pizza napoletana e della tradizione partenopea in giro per il mondo. Dal Giappone agli Stati Uniti, da Las Vegas a Berlino è altresì noto per far volare la pizza ad oltre due metri da terra, e girarla e rigirarla a piacere come e quanto vuole. Non a caso è divenuto campione di pizza acrobatica nonché dell’UPT&R, ovvero dell’Unione dei Pizzaioli Tradizionale e Ristoranti. Inoltre, Alberto è stato il vincitore del “Campionato del Mondo della Pizza” per ben due volte, nel 2012 e nel 2015. Per di più, con la sua tradizionale pizza Marinara è stato il vincitore del recente “Pizza World Cup 2017” di Roma. Ad oggi tuttavia, “La Caraffa” resta comunque il principale laboratorio creativo e luogo di lavoro di Alberto, che continua a deliziare i suoi clienti attraverso un’attenta opera di bilanciamento tra tradizione e innovazione. Consapevoli infatti delle nuove sfide imposte dai tempi moderni, i fratelli pizzaioli Arino si sono gradualmente concentrati sulla maniacale cura dei particolari, attraverso un’accurata scelta delle materie prime ed un ancor più attento controllo dei metodi di produzione. Nuove tendenze, collaborazione con aziende locali e produzioni a chilometro zero garantiscono il miglioramento continuo della qualità dell’offerta proposta da “La Caraffa”, al fine di accontentare un pubblico sempre più esigente ed alla ricerca di cibi buoni e di qualità. Per tali ragioni, nel locale di Alberto e Mario vengono utilizzati solo prodotti DOP, DOC, IGP, DOCG e IGT. Inoltre, ampia scelte viene data anche ai prodotti senza glutine, per cui è stato finanche realizzato un laboratorio ad hoc. “La Caraffa”, dunque, oggi resta un meta culinaria ricercata da consumatori attenti, coppie, famiglie, gruppi di amici e finanche artisti di fama internazionale. Non a caso è stata volutamente scelta dai celebri DJ Bob Sinclair e Martin Garrix nella loro recente visita a Napoli. È per quanto raccontato, ma soprattutto per la bontà e qualità del pasto assaporato, che possiamo affermare che l’esperienza di ieri, il lavoro di oggi e l’attenzione per il domani hanno reso “La Caraffa” un ristorante pizzeria di successo nel corso dei decenni, rendendolo una stella che brilla di luce propria in un cielo ormai pieno di meteore passeggere.

A.P.

16 Ottobre 2017 15:40 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre 2017 15:10
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