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CRONACA

Napoli: Evasione dal carcere di Poggioreale, Di Giacomo chiede le dimissioni del Capo dell'Amministrazione Penitenziaria

25 Agosto 2019 15:14 — Alviti (Identità Meridionale): "carcere obsoleto da chiudere".

Dopo l’evasione rocambolesca di un detenuto polacco dal carcere di Napoli Poggioreale, l’istituto andrebbe definitivamente abbattuto ed il capo dell’Amministrazione Penitenziaria rimosso dall’incarico. Questo è il primo commento del segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Aldo Di Giacomo. L’episodio di oggi evidenzia ancora una volta il fallimento dell’amministrazione penitenziaria e del suo capo al quale non resta che dimettersi dopo questo ulteriore episodio. Nessuno tocchi comandante e direttore ma il vero responsabile si prenda tutta la responsabilità e lasci l’incarico. Uno stato che possa definirsi tale, non può e non deve accettare di non avere il controllo delle sue strutture, in questo caso delle carceri, permettendo ai mafiosi ed ai camorristi di continuare a comandare e gestire le organizzazioni criminali dall’interno delle carceri che invece dovrebbero essere luoghi atti a garantire l’isolamento dalla società di pericolosi criminali, invece, nella realtà, non solo permettono ai “boss” di continuare a comandare ma garantiscono ad essi anche di farlo senza il pericolo di essere ammazzati da qualche rivale. Poggioreale è un carcere dove lo stato ha fallito ed è per questo che torniamo fortemente a chiedere che venga chiuso e abbattuto quanto prima ricordando a chi, solo qualche settimana fa’ ci ha accusati di avere una visione distorta della realtà, che la politica dello struzzo non ripaga mai, la realtà va guardata in faccia ed affrontata. Noi del Sindacato Polizia Penitenziaria “S.PP.”, afferma Di Giacomo, non ci siamo mai nascosti, abbiamo sempre denunciato le inefficienze del sistema, ed è per questo che il giorno 26 agosto, mentre molti stanno comodamente in riva al mare a godersi il sole, saremo alle ore 11:00 dinanzi alla Casa Circondariale di Poggioreale per tenere una conferenza stampa di denuncia contro il sistema carceri, contro il sistema Poggioreale, ripetiamo, simbolo del fallimento delle politiche penitenziarie del nostro paese.

Sull'argomento è intervenuto Giuseppe Alviti leader Identità Meridionale. Il carcere di Poggioreale è obsoleto ed deve essere destinato alla chiusura. Alviti, in tempi non sospetti già propose la chiusura del carcere per destinarlo ad area museale e di cultura. Un 32enne polacco è evaso questa mattina dal carcere napoletano di Poggioreale. Sono in corso le sue ricerche da parte di tutte le forze di polizia coordinate dalla Procura della Repubblica. Robert Lisowski, questo il nome del detenuto, era stato arrestato dalla Squadra mobile di Napoli lo scorso 5 dicembre 2018 per omicidio. E' alto 1,80 metri circa, di corporatura magra, carnagione chiara, con capelli radi castano chiaro. Al momento della fuga aveva la barba e un'andatura claudicante. La Questura di Napoli fa sapere che l'uomo "è da considerarsi pericoloso" e chiede a chiunque lo vedesse di "contattare subito i numeri di emergenza e soccorso pubblico". Lisowski si è calato al di là del muro di cinta del carcere utilizzando una lunga fune e sarebbe riuscito a superare il muro perimetrale del carcere dal lato di via Francesco Lauria, quello cioè che affaccia sul Centro direzionale. Sono in corso ricerche a tappeto da parte di tutte le forze di polizia, coordinate dalla Procura. Quella riuscita al 32enne è la prima evasione in oltre 100 anni di storia del carcere di Napoli Poggioreale. "Era nell'aria un episodio così grave che segna la fine di una roccaforte dei penitenziari italiani come il 'Salvia', dal quale in oltre 100 anni di storia mai nessun detenuto è riuscito a evadere", fa sapere il sindacato Osapp ricordando che qualche anno fa un tentativo analogo di evasione dal carcere di Poggioreale, scavalcando cioè il muro di cinta, finì male per il detenuto che riportò gravi lesioni fisiche in seguito alla caduta. Il segretario provinciale di Osapp Napoli, Luigi Castaldo, denuncia "la mancanza di personale per oltre 200 unità a discapito della sicurezza di tutti e un sovraffollamento detenuti per oltre 800 ristretti oltre la capacità regolamentare consentita. Dati denunciati e segnalati ovunque, ma un'amministrazione sorda e una politica assente non hanno dato risposte concrete e tangibili. Non si può più lavorare in queste condizioni". "L'episodio di questa stamattina è inammissibile e sembra di assistere al film di Totò "Un Turco Napoletano" nel quale evase dal carcere nell identica maniera" conclude Alviti.

25 Agosto 2019 15:14 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto 2019 15:14
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