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SALUTE

Napoli: FIMMG, pensionamenti dei medici di famiglia "Si va verso la catastrofe assistenziale"

14 Febbraio 2018 12:04 —

 «E’ necessario che la politica si occupi adesso della questione dei pensionamenti dei medici di medicina generale, altrimenti nei prossimi anni sarà un disastro assistenziale. E lo sarà ancor più per regioni come la Campania». A dare nuovo impulso all’allarme per la categoria dei medici di medicina generale, sottolineando che Napoli e la Campania vanno incontro ad una catastrofe annunciata, sono Luigi Sparano (segretario provinciale) e Corrado Calamaro (segretario amministrativo) della Fimmg Napoli. «La situazione – spiegano – è molto seria e saranno soprattutto i cittadini delle regioni meridionali, Campania in testa, a risentire dei pensionamenti attesi nei prossimi cinque anni». Se in tutta Italia, di qui al 2022, verranno pensionati 45mila medici, solo in Campania i camici bianchi coinvolti saranno quasi 1700. In particolare, i medici di medicina generale che andranno in pensione, dopo i 169 già pensionati nel 2017, saranno 240 nel 2018, 308 nel 2019 e 358 nel 2020, 385 nel 2021 e 399 nel 2022. Ovviamente, Calamaro e Sparano mettono in guardia non dal sacrosanto diritto di pensionamento dei medici, bensì dal numero esiguo di medici che ogni anni vengono formati. «Per essere medici di medicina generale – spiegano – è necessaria una formazione specifica che dura tre anni. Corsi di formazione che sono legati a borse di studio bandite dal Ministero. Bene, la quantità annua di queste borse di studio è in netto contrasto con il numero di medici che andranno in pensione. La Campania, ad esempio,  ha 80 solo posti ogni anno». Ciò che si prospetta, spiegano i medici della Fimmg Napoli, è un futuro di ulteriore precarietà assistenziale. In queste condizioni, sempre più verranno assegnati incarichi provvisori. «Il vantaggio assistenziale derivante dall’avere un medico di famiglia che ha ben chiara la storia clinica di ciascun proprio paziente verrà completamente annullato. Generando un aumento di spesa legato ad una minore appropriatezza, e generando un grave disagio per i cittadini/pazienti, che si vedranno cambiare il medico famiglia anno per anno. Siamo convinti che non è questo un giusto sistema da portare avanti e se non si interverrà per tempo molto presto sarà troppo tardi».

14 Febbraio 2018 12:04 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio 2018 12:04
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