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CRONACA

Napoli: Graziato dal giudice con il regime di messa in prova dopo l’accoltellamento a Marechiaro il 16enne pugnala un altro ragazzo a Scampia

13 Gennaio 2023 11:08 — Borrelli: “Lo diciamo da sempre, per questi soggetti, soprattutto se appartengono a famiglie camorriste, serve il carcere”.

A maggio del 2002 aveva accoltellato un coetaneo sugli scogli di Marechiaro. Nonostante le accuse gravissime, il giudice aveva voluto concedergli una seconda occasione garantendogli un regime di messa alla prova. Regime che però non ha retto infatti il 16enne è tornato a colpire. Stavolta a farne le spese è stato un altro 16enne pugnalato al fianco dopo una partita di calcetto a Scampia. Ora è in ospedale, al Cardarelli, dove ha ricevuto ben due interventi chirurgici.

“È la riprova di quello che gridiamo a gran voce da sempre. Per certi soggetti, dediti alla violenza, che non si fanno scrupoli ad attentare alla vita altrui, serve soltanto il carcere, che siano minori o no. Questo clima di tolleranza, di permissivismo, travestito da garantismo, sta in pratica premiando i delinquenti e facendo ‘soccombere’ la gente perbene. Cioè l’ordine giusto delle cose è stato sovvertito.”- commenta il deputato dell’alleanza Verdi- Sinistra Francesco Emilio Borrelli- “Va ricordato inoltre che il minore in questione è figlio di un soggetto condannato all’ergastolo come esponente del clan Lo Russo ed è quindi cresciuto in un ambiente dove la sopraffazione, la violenza e lo sprezzo della vita umana sono i valori su cui si punta. Ecco, ancora una volta dobbiamo dire che ai criminali e ai camorristi vanno tolti i figli.”

13 Gennaio 2023 11:08 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio 2023 11:08
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