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Napoli: Il 2019 inizia con il piede giusto. Arek e Fabian piegano il Sassuolo

14 Gennaio 2019 00:16 —

Il 2019 inizia con il piede giusto in casa Napoli. Gli azzurri, infatti, superano l’ostacolo Sassuolo e centrano la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia, primo obiettivo del nuovo anno. I partenopei, ora, affronteranno il Milan nel prossimo turno il 30 gennaio, tre giorni dopo la sfida di campionato contro i rossoneri, per una full immersion milanista (il sorteggio stabilirà se i quarti, in gara secca, si giocheranno a San Siro o al San Paolo) che toccherà da vicino il passato vincente di Carlo Ancelotti. Il Sassuolo se l’è giocata a Fuorigrotta, non è stato di certo uno sparring partner ed il Napoli ha dovuto faticare più del dovuto per avere ragione della squadra di Roberto De Zerbi, peraltro un ex. Il tecnico, anche in vista della Lazio, ha operato un turn over ragionato, con Koulibaly ed Insigne – squalificati in campionato al pari di Allan – titolari ed un centrocampo composto da Diawara e Fabian Ruiz. Chiaro il motivo; Re Carlo ha voluto tastare quella che potrebbe essere la linea mediana da schierare contro i biancocelesti, considerata anche l’indisponibilità di Hamsik, infortunato. Ebbene, esame superato solo a metà, perché lo spagnolo e l’ex Bologna hanno garantito un buon filtro anche se alternando buone cose ad altre decisamente meno. Contro i biancocelesti sarà un test più probante e forse la tenuta dei due potrebbe essere messa a serio rischio; Diawara, infatti, è apparso più a suo agio in copertura che in fase di impostazione, mentre Fabian Ruiz ha dato il meglio di sé quando ha traslocato sulla sinistra, potendo attaccare gli avversari dalla fascia per poi accentrarsi, proprio come in occasione del 2-0. In quel frangente lo spagnolo ha sfruttato appieno il vuoto lasciato da Milik al centro per inserirsi e punire Pegolo. Raddoppio arrivato a chiudere il match dopo tante, troppe occasioni offensive mal sfruttate; è questo il vero problema del Napoli, inutile girarci intorno. La concretezza proprio non appartiene a questa squadra, capace di tenere in bilico la sfida fino al 74’, rischiando di vanificare tutto per errori anche evitabili della difesa. Se, infatti, al centro ha tenuto – e bene – con Maksimovic e Koulibaly, due muri di cemento armato (straordinario il senegalese in almeno due interventi), sulle corsie laterali la squadra ha ballato più di un aereo di una compagnia low cost in mezzo ad una turbolenza. Hysaj è apparso arrugginito, con qualche disimpegno di troppo sbagliato che poteva causare frittate da Guinness; fortuna, per l’albanese, che il VAR abbia funzionato stavolta. Locatelli, infatti, segna sfruttando l’errore del numero 23 ma Berardi, in precedenza, tocca con la mano la sfera. Complimenti, quindi, all’arbitro Chiffi di Palermo ma, soprattutto, ai VAR ed AVAR Ghersini e Longo, rispettivamente della CAN di B e Lega Pro, due campionati dove la tecnologia non viene utilizzata. Ci viene naturale una considerazione; non bisogna essere esperti o geni per utilizzare il VAR ma basta avere buon senso e saper vedere ed interpretare le immagini. Mario Rui, invece, sulla corsia sinistra ha avuto il suo bel daffare contro Berardi, la spina più pungente dei neroverdi ma il portoghese ha saputo interpretare le varie fasi della gara con intelligenza, riuscendo anche a districarsi con il mestiere, considerata la poca copertura di Ounas, abile a svariare palla al piede per tutto il campo ma ancora troppo fumoso. L’algerino ha colpi interessanti ma deve sapersi gestire nell’arco dei 90’ ed essere soprattutto più continuo nella sua azione. Menzione d’obbligo anche per David Ospina; il colombiano, inutilizzato per gran parte della partita, ha risposto presente quando chiamato in causa nel finale, sia su Locatelli che sul pallonetto di Berardi. Il numero 25 è portiere d’esperienza, stimato da Ancelotti; la dirigenza è pronta a riscattarlo perché ha individuato in lui la giusta chioccia per far crescere Alex Meret. Mai decisione fu più giusta. Superato lo scoglio ottavi, è ora tempo di pensare alla Lazio; gli allenamenti riprenderanno martedì – domani, quindi, giorno di riposo per tutta la truppa – e ci sarà una settimana per pensare ai biancocelesti. Re Carlo dovrà trovare le contromisure ad Immobile e compagni senza quattro pedine fondamentali con la vittoria da centrare per restare in scia della Juve; è bene che il tecnico estragga dal suo cilindro il coniglio bianco che più bianco non si può!   

Giovanni Spinazzola

14 Gennaio 2019 00:16 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio 2019 00:16
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