Grande festa anche ieri sera al Maradona per festeggiare i Campioni d' Italia e il terzo scudetto della storia del Napoli. Anche in città, fino a notte inoltrata, fuochi d'artificio e caroselli di auto e moto. Piazza del Plebiscito, lungomare e naturalmente Fuorigrotta invase da tifosi festanti.
Prima e dopo il 90’ i tifosi intonano "un giorno all’improvviso mi innamorai di te". A fine gara vediamo i calciatori correre sotto le due curve a festeggiare con i tifosi molti dei quali con gli occhi lucidi che cantano a squarciagola sventolando le bandiere azzurre del terzo scudetto.
Come detto in campo e fuori fuochi pirotecnici e la musica di Nino D’Angelo con il suo “Napoli, Napoli, poi Geolier e infine Liberato.
Sul palco, allestito per l'occasione, sfilano uno ad uno tutti i protagonisti del 3° scudetto dalla società con il Patron De Laurentiis a Giuntoli, Chiavelli fino allo storico magazziniere Starace che balla con Osimhen e compagni e alla fine il boato per l'artefice della vittoia il grande Lucianone Spalletti che, visibilmente commosso, viene sollevato e lanciato in aria più volte dai suoi ragazzi.
Una nottata di festa che non si arresterà.
I più scatenati, Osimhen che ha la bandiera tra le mani e una sciarpa in testa che usa come bandana e Politano che torna a fare il capopopolo, proprio come nelle notte di Udine.
(video Mariano Bersani)