Sono scesi in piazza ieri mattina per protestare contro la chiusura dei mercati disposta dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca per arginare il contagio Covid-19. In oltre duecento si sono radunati davanti alla sede della Regione, in via Santa Lucia e conseguentemente si sono portati sul lungomare. “Liberateci dal virus e dalle tasse”, lo slogan riportato su uno striscione. I mercatali, alcuni dei quali intervistati dal nostro inviato, sono consapevoli dell'enorme rischio di contagio provocato dagli assembramenti e vanno molto oltre De Luca affermando che serve il lockdown totale per due settimane minimo per far calare davvero i contagi per poi poter riprendere a lavorare. Invece questa zona rossa non funziona, troppe attività sono aperte, affermano, ed a pagare siamo solo noi." La protesta è continuata questa mattina sui social e sulle chat di whatsapp. "Il dpcm crea confusione e discordie tra i commercianti, dichiara Pietro Lauro, consigliere della Municipalità Vomero Arenella. "Una vera guerra dei poveri in cui si escogitano veri e propri escamotage pur di rimanere aperti e sopravvivere. E' il caso dei negozi di abbigliamento per adulti che vendono anche abbigliamento per bambini. Questo sistema non funziona, l'intera zona rossa non funziona. Basta guardarsi intorno per vedere macchine e persone che circolano tranquillamente anche a gruppi e i controlli sono pressochè impossibili per le forze dell'ordine. Fanno quello che possono ma le maglie dei dispositivi sono troppo larghe, continua Lauro. Hanno ragione i mercatali, per far calare davvero i contagi ci vuole coraggio e proclamare il lockdown totale per due settimane, conclude Lauro.