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SPORT

Napoli: La squadra è a riposo e la Società scruta il mercato

12 Novembre 2018 18:27 —

Secondo giorno di riposo assoluto per i calciatori del Napoli, quelli – ovviamente – non convocati nelle rispettive nazionali. Centro sportivo di Castel Volturno, dunque, vuoto, con Re Carlo che ha regalato 48 ore ai suoi ragazzi dopo la battaglia di Genova, con Insigne e compagni impegnati in una sorta di calcio-pallanuoto sull’indegno campo di Marassi. La ripresa degli allenamenti è fissata per domani.  Si lavora, invece, nella stanza dei bottoni, perché tra meno di due mesi apre la finestra invernale del mercato e c’è da puntellare una rosa ancora una volta in grado di essere l’anti Juve per lo scudetto. Si valuta un profilo nella porzione mediana del campo ma anche un centravanti, con le opzioni Ibrahimovic e Cavani sempre valide (sembra più facile portare in azzurro lo svedese che l’uruguaiano, almeno a gennaio).  Fuori dal campo, invece, arriva una nuova partnership per la squadra azzurra.  SSC Napoli e Seven siglano un nuovo accordo che arricchisce il mondo del licensing azzurro, in particolare nella categoria “Back to School”. Seven da oltre 40 anni è sinonimo di zaino, ma anche di design, di qualità e di innovazione. I suoi prodotti sono diventati simbolo di intere generazioni ed irrinunciabili compagni di scuola di ragazzi e ragazze di tutte le età. La nuova partnership, dunque, consente di elevare lo standard dei prodotti ufficiali SSC Napoli e consolida il legame con le nuove generazioni di appassionati e tifosi del club azzurro. Insomma, da oggi in poi, tutti i ragazzi e le ragazze in età scolastica, potranno portare il Napoli ovunque, anche nelle scuole di tutti i gradi ed indirizzi.  Carlo Ancelotti, intanto, a margine della premiazione della Panchina d’Oro 2018, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.  "L'aspetto tattico è sicuramente quello più carente all'estero, il calcio italiano resta competitivo sotto questo aspetto dove la tattica è molto considerata. La prima volta che sono stato in Inghilterra ho trovato un gruppo di lavoro diverso dal mio staff e le mie conoscenze si sono aperte. Il problema più grande potrebbe essere la lingua perché non sempre hai una comunicazione diretta e immediata con i calciatori. Ora il calcio si è globalizzato, ma all'estero sono più avanti nelle strutture e a livello culturale rispetto all'Italia che resta ancora indietro. Qui si vive ancora il calcio come a una battaglia, all'estero è difficile essere insultati, in Inghilterra addirittura impossibile. In Spagna la rivalità è molto forte tra le grandi squadre, ma non c'è mai maleducazione. In Italia possiamo migliorare molto, ora si possono sospendere le partite, non solo per la pioggia. Nel calcio di oggi se il talento non è supportato dal collettivo non si fa la differenza. Il grande campione da solo fa meno la differenza rispetto al passato”.

Giovanni Spinazzola 

12 Novembre 2018 18:27 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre 2018 18:27
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