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Napoli: Laboratori di analisi, le ultime speranze affidate a De Luca. In ballo 300 aziende e 2.500 posti di lavoro

06 Giugno 2018 09:00 — Data finale 30 giugno 2018.

Si è svolto questo pomeriggio l'incontro dei titolari dei laboratori di analisi accreditati con la Regione Campania che, stando alle disposizioni vigenti, entro il 30 giugno prossimo dovranno chiudere i battenti e trasformarsi in centri prelievi. In ballo ci sono 2.500 licenziamenti in un territorio già così martoriato come la Campania. Centinania di aziende che dovranno chiudere e migliaia di posti di lavoro persi. La domanda è la regione ci guadagna? La risposta secca è no. E allora compe è possibile che ci si sia ridotti in questa situazione e che a meno di 25 giorni dal "fateful day" ancora non si sia trovata una soluzione politica? Per spiegare quello che sta succedendo bisogna necessariamente andare un po' indietro nel tempo e più precisamente nel lontano marzo del 2011 quando la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Presidente Raffaele Fitto, stipulò l'Accordo per i "Criteri per la riorganizzazione delle reti di offerta di diagnostica di laboratorio". Secondo questo Accordo, tra l'altro, i laboratori che non producono 200.000 prestazioni all'anno devono aggregarsi in un Consorzio o in una rete ed è li che devono confluire tutti i prelievi per essere processati. Le strutture esistenti, quindi, diventano solo semplici centri prelievi. I laboratoristi non ci stanno ad essere obbligati forzosamente a questa scelta e chiedono che la stessa avvenga solo su base volonatria. E piovono ricorsi ai vari TAR Regionali ed al Consiglio di Stato. In virtù delle sentenze della giustizia amministrativa e per evitare altri ricorsi, alcune regioni fanno dietro front deliberando accorgimenti. La Campania, politicamente, non ha potuto e non può decidere perchè è commissariata. E così si arriva ai giorni d'oggi dove solo De Luca, quale Commissario di Governo alla Sanità, può sbrogliare questa ingarbugliata questione, almeno per prendere altro tempo e altre decisioni che evitino nel contempo un nuovo tracollo sociale con quasi tremila famiglie in mezzo alla strada. Difatti, stando all'ultima sentenza in merito della Corte Costituzionale, qualsiasi decisione in merito la può prendere legittimamente solo il Commissario di Governo ovvero De Luca. E questa è la risposta che si attendono nei prossimi giorni anche gli oltre trecento titolari di laboratori che oggi hanno affollato la sala Manzoni del Centro Congressi Tiempo al Centro Direzionale e dove, alla presenza dei Consiglieri Regionali Antonella Ciaramella, ed Alfonso Longobardi, si è svolto un incontro, a tratti drammatico, visto il delicato tema trattato e lo sfiancamento subito in questi anni, specie negli ultimi mesi, dagli imprenditori e dai lavoratori del settore. La palla ora passa in mano al Presidente cui sono riposte le ultime speranze di sopravvivenza.   

06 Giugno 2018 09:00 - Ultimo aggiornamento: 06 Giugno 2018 09:00
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