Impatto ambientale, infrastrutture, viabilità, trasporti e quindi i problemi legati a questa manifestazione non sono solo dipendenti dall’accoglienza degli atleti. Ecco quanto emerge oggi in Commissione oltre al sospetto di una grossa impreparazione della macchina comunale che pensa più a riempire le casse di un’anemica Mostra d’Oltremare che ad avviare un programma fattivo di realizzazione dell’evento. Per non parlare poi di alcuni capitoli di spesa già autorizzati con criterio di discrezionalità che ricordano tanto le vecchie cabine di regia di memoria bassoliniana e che rappresenteranno futuri ulteriori debiti per l’Ente Mostra e per la città tutta.
Allo stato quindi, a distanza di un’anno dall’evento siamo ancora al palo: Mostra si, Mostra no... navi si, navi no ed intanto giustamente l’amministratore delegato della MSC rumoreggia, basito. “Sono un imprenditore e pur avendo messo a disposizione una nave (e non due come la stampa fino ad oggi ha detto) per un periodo di alta stagione che noi vendiamo con due anni d’anticipo, ad oggi non abbiamo ancora ricevuto notizie certe”.
"Siamo allora ancora in alto mare e di certo sembrerebbe solo che l’evento non si farà alla mostra, che manca ancora la disponibilità di altre due navi pronte ad accogliere gli atleti, che l’impatto ambientale ovunque si farà il villaggio, sarà distruttivo per la qualità di vita dei cittadini e che l’eredità di questo evento saranno solo macerie e non benefici.
Tutto ciò, ci lascia pensare che in ultimo, il Comune dal suo più alto pennone di Palazzo S. Giacomo sventolerà bandiera bianca e l’evento non si farà più ed allora staccate la spina a quest’accanimento terapeutico".
Così la segretaria cittadina della Lega, Simona Sapignoli e Paolo Santanelli e Salvatore Cafaro, componenti della Commissione per la valutazione dello stato dei lavori per le Universiadi che si disputeranno a Napoli.