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POLITICA

Napoli: Macron e Conte al vertice intergovernativo e cena con Mattarella

27 Febbraio 2020 22:21 — Napoli e Parigi come una una volta capitali d'Europa.

“Stendhal diceva: ci sono due capitali in Europa. Napoli e Parigi”. Così ha esordito Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica francese, nel suo intervento nella conferenza stampa tenutasi a chiudere il bilaterale Italia-Francia svoltosi proprio nella città partenopea. L’inquilino dell’Eliseo non ha mai nascosto il suo amore per Napoli e De Filippo e la metropoli ha indossato l’abito buono. Ha accolto Macron e la delegazione francese – composta da 11 ministri, stessi a comporre anche la delegazione italiana – con un sole magnifico ed una temperatura davvero gradevole. E così il Presidente, in compagnia di Giuseppe Conte, ha potuto iniziare la giornata come da programma; una visita al Teatro San Ferdinando, la “casa” storica di Eduardo De Filippo, il drammaturgo caro a Macron ed a sua moglie Brigitte con tanto di primo atto d’amore per la nostra città. "Felice di essere qui con il mio amico Conte. Napoli è sempre bella. Amo il teatro di Eduardo De Filippo e sono felice di questo incontro tra due paesi che hanno relazioni strette tra loro. Amo moltissimo Napoli". I due, poi, hanno ascoltato anche le invettive di “Nunziatina”, portavoce del quartiere lesta a protestare nei confronti del Comune per la manutenzione assente. Il Presidente francese ha visitato Napoli ammaliato, passeggiando per le strade del centro storico fino alla Cappella Sansevero, lì dove è custodito il “Cristo velato” vero e proprio gioiello della città. All’uscita, poi, spazio per caffè e babà da “Scaturchio”, con Macron e Conte che hanno partecipato all’antica arte del “caffè sospeso” (il Presidente transalpino ha voluto sapere tutte le spiegazioni del caso su questa usanza tutta partenopea). Qui il Presidente francese ha stretto le mani ai tanti turisti transalpini presenti in città e salutato molti napoletani che, proprio per “farlo sentire a casa” gli hanno gridato “Vive la France”. Arrivati a Piazza del Plebiscito, con un po’ di ritardo rispetto al programma principale, Macron è stato accolto dal grido 'Macron démission', piccola nota negativa in una giornata da incorniciare. Inni nazionali suonati dai carabinieri e via all’interno di Palazzo Reale per le foto di rito ed il vertice, durato oltre un’ora. Un vertice bilaterale che mancava dal settembre 2017, a sottolineare quanto i rapporti tra i due Paesi fossero bassi nell’ultimo periodo, fino ai minimi storici con tanto di ambasciatore francese richiamato a Parigi. Nell’ultimo anno, però, le parti hanno ricostruito e ricucito, fino ad arrivare al XXXV vertice di oggi. Tanti i punti in comune, esplicati nella conferenza stampa; dagli accordi di partenariato sulla cantieristica navale (ma anche automobilistica, con la fusione recente tra FCA e PSA) fino alla comune ricerca scientifica in Antartide e quella che dovrà svilupparsi in ambito spaziale. “Impegno comune per un mondo più sicuro” ha detto Giuseppe Conte, facendo riferimento ai temi di politica estera, come i migranti ed il caso Libia, con la gestione di questi ultimi da affrontare di comune accordo perché se “l’Italia è il primo paese d’arrivo in Europa, la Francia è il Paese di accoglienza primaria” come ha voluto sottolineare Macron. Destini legati, quindi, e la ferma volontà dell’embargo delle armi in Libia, con controlli anche nel Mediterraneo orientale. Anche in campo economico le idee collimano, così come sull’ambiente e sulla volontà di riallacciare rapporti commerciali con gli Stati Uniti e negoziarne di nuovi con la Gran Bretagna dopo la Brexit. Un’Europa più ambiziosa è l’auspicio di Conte e Macron che hanno confermato come lo sviluppo della cultura tra i due Paesi procede spedita, con il decennale dalla creazione dell’Esabac, che consente il rilascio del duplice diploma del baccalauréat e dell’Esame di Stato e con l’intenzione di dare maggior spazio allo studio della lingua italiana in Francia e di quella francese in Europa. Non è mancato anche il tema del Coronavirus che, peraltro, ha anche modificato il programma originale del vertice, con il concerto di Lina Sastri previsto al Teatro San Carlo annullato. Macron ha spiegato come non saranno chiuse le frontiere tra i due Paesi, mentre Conte ha voluto elogiare la città partenopea. “Da Napoli oggi bel segnale, una città che non ha paura, una città che vive la sua normalità, tutto il Paese deve cercare di vivere con giusto atteggiamento. Non dobbiamo aver paura. Quest'emergenza non riguarda solo l'Italia - ha poi continuato Conte durante la conferenza - ci hanno consigliato i massimi esperti e stiamo attuando le loro misure, condivise con i governi territoriali. Abbiamo il dovere di lavorare uniti, tenere unito il governo per tenere unita la nazione”. "Il caloroso abbraccio di Napoli per la visita con il Presidente Macron. Non solo gli amici napoletani, ma anche tanti turisti italiani e stranieri. La bellezza dell'Italia non ha frontiere", ha poi scritto Conte su Facebook postando il video della passeggiata per Napoli insieme a Macron. La serata, poi, si è conclusa con la cena al Teatro San Carlo alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

Giovanni Spinazzola 

27 Febbraio 2020 22:21 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2020 22:21
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