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POLITICA

Napoli: "Manfredi, uno juventino per Palazzo San Giacomo" di Giovanni Spinazzola

31 Maggio 2021 17:05 — Letta è disperato: Non ce ne è una che gli vada bene! E per i napoletani, casomai dovesse vincere, il nemico in casa.

Il nemico in casa. I grandi partiti muovono i primi passi ufficiali in vista delle elezioni amministrative che coinvolgeranno le principali città italiane, Napoli compresa. All’ombra del Vesuvio, dopo più di dieci anni di disastri e debiti, Luigi De Magistris lascerà la poltrona di Palazzo San Giacomo, co il mirino puntato sulla Calabria e sul ruolo di governatore.  Al suo posto, per DemA,  sarà candidata Alessandra Clemente, attuale assessore. Si voterà con ogni probabilità il prossimo mese di settembre o ottobre ed i candidati non mancano di certo. Se il centrodestra volerà compatto, con il magistrato Catello Maresca, è falcidiato da fazioni interne il centrosinistra. Italia Viva correrà, molto probabilmente sfilandosi dalla coalizione di centro sinistra, con Gennaro Migliore,  Antonio Bassolino – ex sindaco e governatore della Campania – con liste civiche mentre l’accordo tra PD e M5S – unico fin qui in Italia alle amministrative – ha partorito il nome di Gaetano Manfredi. Classe 1964, nativo di Ottaviano, è un ingegnere, politico ed accademico italiano, ex Rettore dell’Università di Napoli Federico II nonché ex ministro dell’Università e della Ricerca nel governo Conte II. Un uomo tutto d’un pezzo, quindi, con una fede calcistica incrollabile e, purtroppo, sbagliata per la città in cui si candida. Non è infatti un mistero come Manfredi sia tifoso della Juventus, i rivali storici dei partenopei. Un biglietto da visita che lascia stupefatti, forse anche una caduta di stile da parte del centrosinistra considerato come la fede pallonara, all’ombra del Vesuvio, sia un aspetto da non sottovalutare. E dunque difficilmente vedremo Manfredi, in caso venga eletto, al Maradona a tifare per gli azzurri; anzi, nei Napoli-Juve che vi saranno, addirittura parteggerà per i colori bianconeri, proprio come un nemico in casa. Dopo i dieci anni con il De Magistris interista (fede poi rinnegata per una questione di opportunismo), quindi, i napoletani rischiano di subire cinque anni con un sindaco juventino e vedere innalzarsi su Palazzo S.Giacomo la bandiera bianconera.  E subito tornano in mente anche le battaglie dello scorso ottobre, con la querelle tra Napoli e Torino per il Covid ed il blocco dell’Asl ai partenopei. Se dovesse ripetersi un caso limite ed analogo, come reagirà il sindaco della città partenopea se dovesse essere Manfredi? Forse, meglio non saperlo. Catello Maresca, quindi, il PM artefice della cattura del boss Michele Zagaria ed azzurro purosangue, ha una doppia sfida da vincere, perché Napoli – lontano dai campi da gioco dove i bianconeri possono agire a piene mani indisturbati – può battere la Juve. Alle urne l’ultima parola.

31 Maggio 2021 17:05 - Ultimo aggiornamento: 31 Maggio 2021 17:05
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